Siamo stati in tanti in questi giorni a dare voce agli appassionati che nel weekend sono stati al GP d’Italia. Un paio d’ore fa l’Autodromo Nazionale Monza ha risposto sui social alle lamentele che non si placano, scusandosi con il pubblico: “Autodromo Nazionale Monza esprime il proprio rammarico per il disagio di quanti, fra i tantissimi tifosi accorsi all’ultimo GP d’Italia, sarebbero incappati in taluni inconvenienti. La struttura e le sue persone hanno profuso i migliori sforzi per realizzare un evento che ha superato ogni record di affluenza andando oltre ogni previsione stimata. Per Autodromo Nazionale Monza l’esperienza dei tifosi è un aspetto prioritario e per questo è stata avviata una rigorosa verifica anche con i partner per accertare e approfondire l’origine di eventuali criticità e assumere i conseguenti provvedimenti perché ciò non si ripeta in futuro“.
E’ già un inizio (anche se non ci piace quel “eventuali criticità”, perché le criticità sono un dato di fatto indiscutibile, peraltro testimoniato da quanto pubblicato dalla gente in diretta sui social e di cui i responsabili dell’Autodromo erano al corrente, noi giornalisti li informavamo di cosa stesse accadendo “fuori”), ma sarebbe importante quello che abbiamo scritto nell’articolo pubblicato questo pomeriggio, in cui due tifosi hanno raccontato quanto vissuto durante il fine settimana: un gesto concreto. La restituzione dei token acquistati e non utilizzati sarebbe doverosa. E, visto che in moltissimi hanno detto e scritto “Con la morte nel cuore, dopo una vita non andrò mai più al GP“, chissà magari pensare a uno sconto sui biglietti 2023.
GP d’Italia 2022: per gli organizzatori un successo, per il pubblico un incubo