Il GP d’Austria vede la terza vittoria consecutiva di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), dopo quelle di Assen e Silverstone. Ma, se nelle precedenti prove il leader della classifica Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP) aveva mostrato qualche incertezza raccogliendo una caduta e un ottavo posto, nel GP d’Austria le cose sono andate diversamente: il francese ha infatti chiuso a meno di mezzo secondo dall’italiano, su una M1 apparsa per tutto il fine settimana inferiore rispetto alle moto di Borgo Panigale.
Una conferma e una prova di ritrovata forza, quindi, per due dei protagonisti di questa stagione, autori di performance diverse: per l’italiano una dimostrazione di concentrazione e costanza, sempre in testa alla corsa per i 28 giri previsti. Per l’ufficiale Yamaha, invece, una gara in salita caratterizzata da un progressivo e inesorabile recupero che l’ha portato in scia al numero 63 sotto la bandiera a scacchi. Terzo, Jack Miller: l’australiano del Ducati Lenovo Team, che ha seguito il compagno di squadra Bagnaia come un’ombra nella prima metà di gara, ha mantenuto la seconda posizione fino a quattro giri dalla fine, quando Quartararo l’ha infilato nel cambio di direzione della nuova chicane che ha sostituito la curva 2.
Un frangente, questo, che ha visto fra gli attori anche Jorge Martin. Lo spagnolo del team Prima Pramac Racing ha infatti approfittato della situazione per sopravanzare l’australiano in uscita dalla variante. Ma l’ufficiale di Borgo Panigale non ha mollato e ha risposto con un affondo, riuscito, nella staccata della curva 3. Mentre Bagnaia gestiva un distacco che aveva raggiunto 1,5 secondi durante la gara, Quartararo riusciva nel finale ad avvicinarlo dando lo strappo necessario per allontanarsi da Miller e Martin, che si davano battaglia per il gradino più basso del podio. L’iberico, che aveva commesso qualche sbavatura nella fase centrale della gara mentre inseguiva i leader, ha tentato un affondo alla prima curva durante l’ultimo giro, ma ha perso l’anteriore finendo a terra: ripartito, ha chiuso la gara al decimo posto. È andata peggio al poleman Enea Bastianini, che ha alzato bandiera bianca al sesto giro dopo una serie di errori che non escludono un problema tecnico all’origine. Fra i piloti che non hanno finito la gara, anche Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), caduto al primo giro e trasportato al centro medico, dove sono emersi problemi alla caviglia destra.
Quarto quindi al traguardo Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team) al suo migliore risultato in MotoGP. L’italiano, transitato sotto la bandiera a scacchi con 8 secondi di gap da Bagnaia, ha preceduto la terza Ducati di fila, guidata da Johann Zarco. Sesto, dietro al pilota del team Prima Pramac Racing, il pilota che occupa la seconda posizione nella corsa all’iride, Aleix Espargaro, scattato con qualche incertezza a causa di un presunto inghippo tecnico con l’holeshot device della sua RS-GP. In scia al catalano, con un ritardo di tre decimi, Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) in sella alla prima RC16 al traguardo nella gara di casa del marchio austriaco. Il tredicesimo round della stagione restituisce una classifica invariata ai vertici con Quartararo a quota 200 punti, inseguito da Aleix Espargaro e Bagnaia, rispettivamente a 32 e 44 dal leader.
Austria remains Ducati’s hunting ground ✅
But a particular Yamaha that made them sweat 👀#AustrianGP 🇦🇹 pic.twitter.com/KC5faxMUGE
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) August 21, 2022