Grazie ai tempi di Carlos Sainz e Charles Leclerc, rispettivamente i più veloci in FP1 e FP2, la Ferrari è stata la più veloce nelle prove libere in Ungheria. Entrambi i piloti hanno girato con P Zero Red soft. La giornata è stata asciutta e calda, solo leggermente più fresca dello scorso weekend in Francia. Tuttavia, sabato le condizioni saranno molto diverse, con pioggia battente prevista sia per FP3 sia per le qualifiche. Venerdì la soft è stata la gomma più sfruttata, ma tutte e tre le mescole sono state utilizzate ampiamente in entrambe le sessioni. Il pomeriggio ha riservato ottimi risultati per la McLaren, con Lando Norris secondo pilota più veloce in FP2 e Daniel Ricciardo con il quinto miglior tempo. Attualmente il gap stimato tra P Zero White hard e P Zero Yellow medium è di circa 0,9 secondi, mentre circa 0,6 secondi separano la medium dalla soft. Questo secondo gap, in particolare, cambierà a seconda delle temperature dell’asfalto: più scenderanno, più la soft sarà favorita.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “Abbiamo visto un’evoluzione della pista in linea con le nostre previsioni, che ha consentito di ottenere tempi potenzialmente anche più veloci di quanto visto nelle simulazioni di qualifica: ma non potremo mai saperlo, perché per domani è prevista forte pioggia. Domenica ci si aspettano temperature più fresche, e forse anche per questo abbiamo visto un uso estensivo della soft: potrebbe essere un’opzione valida per la gara, perché più le temperature sono basse, maggiore è il grip della mescola più morbida rispetto alle altre due e più gestibile è il degrado della stessa. Tuttavia, questo vantaggio potrebbe essere parzialmente vanificato se le condizioni della pista dovessero generare abrasione, accelerandone l’usura soprattutto ad inizio gara, con vetture con il pieno di carburante. Abbiamo registrato un consumo più elevato del previsto sulla hard, causato dallo scivolamento, mentre la medium e la soft hanno performato bene in queste condizioni. Il meteo variabile dei prossimi giorni sarà una bella sfida per i team, che dovranno affrontare decisioni strategiche complesse”.