Per il GP di Ungheria, con cui si chiude la prima metà del campionato in vista della pausa estiva, Pirelli ha scelto le tre mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. L’Hungaroring è noto per essere un circuito estremamente caldo e asciutto: l’anno scorso, le temperature dell’asfalto durante le prove libere hanno sfiorato i 60 gradi. In realtà, nelle ultime due stagioni ha piovuto appena prima della gara e l’anno scorso, in particolare, ha avuto luogo quella surreale ripartenza dopo un incidente sulla prima curva in cui Lewis Hamilton (Mercedes) è stato l’unico a scattare dalla griglia con le intermedie, mentre tutti gli altri piloti sono passati dai box per montare le slick. L’Hungaroring non è un circuito che esercita livelli particolarmente alti di energia sui pneumatici: l’asfalto è liscio, con qualche irregolarità in alcuni punti, e le gomme sono messe alla prova più in fase di trazione che in frenata.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “L’Hungaroring è sempre stato considerato un circuito in cui è difficile sorpassare, ma il nuovo pacchetto di vetture e pneumatici consente ai piloti di avvicinarsi molto di più l’uno all’altro, e questo ci ha permesso, quest’anno, di vedere gare fantastiche e ricche di sorpassi. Speriamo che sia lo stesso per l’Hungaroring, una pista stretta e piena di curve in cui le monoposto corrono spesso tutte ammassate. L’Ungheria è nota per essere una tappa molto calda, ma nelle ultime due stagioni è arrivata anche la pioggia… morale della favola, mai saltare alle conclusioni! L’Hungaroring ci ha riservato diverse sorprese in passato, ed è possibile che quest’anno ci sorprenda ancora di più”

















