Per il dodicesimo round del Mondiale, la F1 affronta il GP di Francia e approda questo fine settimana al Paul Ricard, tracciato che racchiude nei suoi 5.842 metri curve veloci e rettilinei in alternanza a parti più lente e tecniche. Rispetto a un anno fa si corre quasi un mese dopo e sono attese temperature più calde (si prospettano 40°C) e clima più secco. Sarà interessante vedere come si comporteranno le nuove mescole e i pneumatici da 18 pollici in queste condizioni, con Pirelli che ha portato le mescole C2 (hard), C3 (medium), C4 (soft).
Come già successo in altre circostanze, il caldo sarà un’incognita in più per l’affidabilità e tutti i team hanno cercato di difendersi aprendo numerose feritoie. Sono attese numerose novità in tutti i box, sintomo che stanno rincorrendo la performance, ma mi aspetto la lotta tra Red Bull e Ferrari. Tra l’altro, mi piace sottolineare, che stiamo assistendo fino ad ora, a una lotta molto corretta sul lato sportivo. Diversamente da quanto ha affermato Toto Wolff nei giorni scorsi, sono convinto che questa sfida sul filo dei centesimi, anche se racchiusa tra quattro macchine di due team, sia solo positiva per l’immagine della Formula 1. Non dobbiamo dimenticarci che arriviamo da quasi 8 anni di dominio assoluto da parte della Mercedes che, regolarmente, piazzava le sue due vetture al primo e secondo posto. Ci avvicinavamo al gran premio sapendo già quale macchina avrebbe vinto, salvo cataclismi. Pertanto, queste dichiarazioni mi hanno lasciato alquanto perplesso…
Gian Carlo Minardi