L’UIGA – Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive promuove una rassegna dal titolo “Il Motore del Futuro” dedicata alle motorizzazioni più rispettose dell’ambiente in termini di emissioni CO2 e lancia un sondaggio per capire come immaginano gli italiani la mobilità dei prossimi anni. Il risultato, nonostante la fine della vendita dei motori termici dal 2035, potrebbe non essere scontato. Nonostante le decisioni prese dal Parlamento europeo, non certo all’unanimità, che prevedono la fine della vendita dei motori a combustione dal 2035, il sondaggio che propone UIGA, con la partecipazione al MIMO, il salone open air che si tiene a Milano e Monza dal 16 al 19 giugno, intende fotografare il parere della gente e degli automobilisti sulle tipologie di motore in vendita fino al 2035 e che ci seguiranno dopo quella data chissà quanti anni ancora.
Per adesso sembra che il motore del futuro sarà elettrico, alimentato da fonti rinnovabili e dall’idrogeno. Lo ha stabilito la politica dei 27 paesi che formano l’Europa Unita, decisione che vale non per il mondo intero ma per l’Europa Unita. Dal 2035 non saranno più in vendita automobili spinte da motori a benzina, a gasolio, a gas, ibride. Ci sono tuttavia delle eccezioni: le auto di grandi prestazioni e di grande blasone della Motor Valley italiana, cioè le Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani che potranno mettersi in regola un po’ più in là a patto di non produrre più di 10 mila esemplari all’anno… La delibera del Parlamento Ue, però, non è ancora definitiva ma apre un negoziato con il Consiglio europeo. Ancora una volta – è il parere di UIGA – una decisione cruciale viene presa dai politici e non dagli scienziati, dai tecnici, dagli economisti insieme con i politici. UIGA è favorevole alla promozione di tutti i mezzi per ridurre l’inquinamento ma con giudizio. Tenendo presente che:
- il mix di combustibili utilizzati per produrre l’energia elettrica nell’Europa non è prodotto da fonti riciclabili ma spesso da carbone, gas, petrolio
- le auto elettriche e le batterie utilizzano per la loro produzione molta più energia di una vettura a combustione
- alcuni studi indipendenti sostengono che auto elettriche e auto endotermiche hanno pari emissioni fino a 80 mila km. Laddove si usa carbone per produrre energia elettrica anche fino a 200 mila km
- se si rispettassero severamente i limiti di velocità e si rendesse più fluido il traffico i gas dell’effetto serra prodotti dai motori endotermici si ridurrebbero del 20 per cento.
Per votare “Il Motore del Futuro” basta collegarsi al link www.ilmotoredelfuturo.it
I modelli rappresentativi delle varie motorizzazioni esposte da UIGA a MIMO 2022 sono:
HYUNDAI NEXO – IDROGENO
MERCEDES-BENZ EQE – ELETTRICA LUNGO RAGGIO
CITROËN AMI – ELETTRICA CORTO RAGGIO
SUZUKI ACROSS – PLUG-IN BENZINA
BMW SERIE 2 COUPÉ – IBRIDA DIESEL
NISSAN MICRA – BENZINA GPL