L’estate si avvicina e come da tradizione il Mondiale fa tappa in Germania. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Sachsenring rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. Il circuito tedesco in una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 3. Memorabile per Brembo resta però la Nordscheife del Nurburgring con le sue 73 curve, teatro del GP Germania del 1978, anno in cui si impose Virginio Ferrari con la Suzuki del team Gallina e i freni Brembo, per la prima volta sul gradino più alto del podio in un GP.
Oltre a pinze, dischi, pastiglie, pompe freno e pompe frizione, Brembo fornisce a tutti i piloti della MotoGP anche il fluido freni. Due le tipologie a disposizione: l’HTC64 contraddistinto da maggiore resistenza alle alte temperature ambientali ma da minore igroscopicità. Con quest’ultimo termine si intende la capacità di assorbire l’umidità presente nell’atmosfera. Per questo motivo laddove l’umidità è elevata il fluido freni viene sostituito ogni giorno. Un’operazione decisamente meno frequente in presenza di basse temperature con le quali i team optano per il fluido LFC 600, più stabile in termini di compressibilità e maggiormente igroscopico. Diversi sono anche i loro punti di ebollizione a secco: circa 315°C per LCF 600 contro i 335°C dell’HTC64.
Il fluido LCF 600 Plus è disponibile sul mercato, anche se è consigliato per l’utilizzo in pista: data la sua elevata igroscopicità, la sua durata è però limitata. Tale periodo dipende da diverse variabili ma è in genere compreso tra 2.000 e 4.000 km. Può essere miscelato con altri fluidi racing Dot3 e Dot4, ma non va inserito negli impianti frenanti con parti in magnesio. Sui 270°C a secco è invece il punto di ebollizione del Brembo Dot 4 Sport.Evo 500++, consigliato per chi utilizza la moto su strada senza lesinare sulle prestazioni. Le sue ottime caratteristiche permettono un lungo chilometraggio prima della sua sostituzione: in genere da 12.000 a 24.000 km. Non va però usato in impianti predisposti per fluidi minerali. Dai un’occhiata alle caratteristiche dei fluidi Brembo.
La tortuosità del Sachsenring si traduce in un ricorso modesto ai freni: le frenate sono 8, di cui 6 nelle curve a sinistra: soltanto in Austria e Thailandia ci sono meno frenate. Soltanto 3 delle 8 frenate del Sachsenring durano almeno 3 secondi e mezzo. Ridotti sono anche gli spazi di frenata: in metà delle 8 staccate non si raggiungono nemmeno i 100 metri. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di 7,9 quintali.
Delle 8 frenate del Sachsenring, solo una è impegnativa per i freni, una è caratterizzata da media energia e le rimanenti sono tutte frenate a bassa energia. La frenata alla prima curva è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 294 km/h ed entrano in curva a 73 km/h dopo 265 metri di frenata. I piloti si attaccano ai freni per 5,9 secondi con un carico di 5,2 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,4 g.