Va in archivio un GP di Spagna ricco di colpi di scena, condizionato da errori e problemi di affidabilità. Peccato per la Ferrari e Leclerc che avrebbero meritato la vittoria dopo la straordinaria qualifica e gestione della corsa fino al momento del ritiro.
Sottotono, invece, la prestazione di Carlos Sainz. Protagonista di numerosi errori, che fino a qualche tempo fa non facevano parte certamente del suo DNA. Deve dare una svolta alla sua stagione e portare il suo contributo al team. Con la macchina a disposizione, come minimo, avrebbe dovuto agguantare il podio. Invece ha chiuso alle spalle, non solamente delle due Red Bull, ma anche della Mercedes di George Russell. Tra l’altro agguantando il quarto posto all’ultimo giro, ai danni di un grande Lewis Hamilton costretto a rallentare pur di tagliare il traguardo.
Grazie a questa doppietta, la Red Bull sopravanza la Ferrari nel Campionato di 26 punti, con Max Verstappen che guida la classifica con 6 lunghezze di vantaggio su Leclerc. I sette punti persi a Imola pesano sulla classifica del monegasco. Come abbiamo sempre detto è un mondiale che sarà giocato sul singolo punto, e sull’affidabilità. Ogni errore vale doppio. La stessa Red Bull non è una vettura perfetta, ma ha portato al traguardo entrambe le macchine firmando la doppietta. Per la prima volta Sergio Perez ha lanciato al team segnali di nervosismo, anche se sono convinto che non avrebbe portato a casa la vittoria. Il muretto avrebbe potuto gestire meglio la situazione.
Come mi aspettavo, la Mercedes ha fatto un bel passo in avanti. Lewis Hamilton è stato autore di una gara fantastica: dall’ultima posizione era risalito fino alla quarta piazza segnando ottimi riscontri cronometrici. Solo all’ultimo Perez lo ha privato del giro veloce. Da applausi anche Russell, che conquista nuovamente il podio e punti importanti per il team. Si conferma un ottimo pilota. Segnali positivi sono arrivati anche dall’Alpine che piazza le due vetture in top-10, con Ocon in settima posizione e Alonso in nona dopo esser partito dall’ultima casella. Un punto per Tsunoda, che sta mettendo in difficoltà uno spento Gasly. Rimandata invece la nuova Aston Martin. Ora avanti con Montecarlo.
Gian Carlo Minardi