E’ capitato molte volte di vedere qualche “messaggio” lanciato via adesivo sulla carrozzeria delle monoposto di F1 che non fosse strettamente legato agli sponsor. Uno degli aneddoti più divertenti e curiosi sicuramente è il botta e risposta che McLaren fece con Williams nella stagione 1993.
Williams in quell’anno era sponsorizzata dal colosso giapponese dei videogame Sega, che appariva sulle vetture della monoposto inglese ai lati dell’abitacolo, sui caschi di Prost e Hill e sull’alettone posteriore. Sega, grazie all’esposizione mondiale che dava la F1, voleva spingere le vendite delle sue console, del videogame Super Monaco GP 1 e 2, ma soprattutto del riccio Sonic in un’epoca di battaglia commerciale con la Nintendo. Sonic in quegli anni era in lotta con i famosi Mario Bros della rivale Nintendo.
Se ai lati dell’abitacolo della Williams gli adesivi ricordavano i piedi del pilota impegnato alla guida in versione videogame, erano infatti i piedi di Sonic, sull’alettone posteriore, per ogni primo posto conquistato, appariva un teschio con scritto il nome del circuito dove era stata ottenuta la vittoria. Un po’ come si faceva nelle carlinghe degli aerei da combattimento durante la guerra.
Il famoso GP di Donington del 1993, vinto da Ayrton Senna sotto un diluvio universale, rimarrà per sempre nella memoria e nella storia della F1. Quel gran premio era sponsorizzato proprio dalla Sega, che voleva sfondare oltremanica a rimarcare l’abbinamento già in corso con la Williams. Fu Ayrton Senna però a sollevare al cielo il trofeo con la forma del riccio Sonic e la scritta Sega in bella vista. Commercialmente un successo, un’immagine iconica che rimarrà per sempre nella storia per come fu ottenuta quella vittoria, ma anche una beffa visto che era il team rivale a godere di tale esposizione. Da quel momento, per ogni vittoria conquistata, la McLaren, la gara successiva, mise in bella vista un adesivo di un riccio, Sonic appunto, schiacciato dal logo McLaren… Un poco a sfottere con humor inglese gli avversari del team di Frank.
La famosa coppa che strinse tra le mani Ayrton sul podio invece, apparsa su magazine e TV di tutto il mondo, data per molti anni per persa, è stata ritrovata in un magazzino della McLaren nel 2018 e riportata nella sala dei trofei in bella vista. Se oggi, dopo tanti anni ci ricordiamo ancora di quelle immagini, di quegli sponsor, c’è da fare i complimenti a chi, nei piani alti della Sega, decise di utilizzare la F1 come veicolo commerciale per il proprio marchio.
Riccardo Turcato