La Mercedes ha battuto la Red Bull nelle qualifiche del GP del Messico, con Valtteri Bottas che ha conquistato la sua 19° pole in carriera davanti a Lewis Hamilton e a un delusissimo Max Verstappen. Quarto il padrone di casa Sergio Perez, con le due Red Bull che hanno rovinato l’ultimo tentativo quando Yuki Tsunoda è finito nella via di fuga alla curva 10. Dopo aver dominato le terze libere, la Red Bull era già dietro i rivali, con Bottas in pole provvisoria con un tempo di 1.5.875s, e Hamilton a 0.145s. Entrambe le Red Bull hanno fatto i tempi migliori nel primo settore, ma l’uscita dell’AlphaTauri ha distratto Perez, uscito a sua volta, e Verstappen che arrivato sul posto ha rallentato aspettandosi le bandiere gialle e, dopo un bloccaggio nello stadium, non ha migliorato il tempo, con la pole al sicuro nelle mani di Bottas. Quinto tempo per Pierre Gasly davanti a Carlos Sainz e a Daniel Ricciardo, con Charles Leclerc ottavo. Nono Tsunoda davanti a Norris.
Undicesimo Sebastian Vettel, davanti a Kimi Raikkonen. Tredicesimo George Russell, che perderà 5 posizioni per la sostituzione del cambio dopo le FP2, anche se sarà davanti a tutti gli altri piloti con penalità motore, ovvero Tsunoda, Norris, Lance Stroll ed Esteban Ocon. Fuori nel Q2 anche Ocon e Giovinazzi, uscito alla curva 12 all’ingresso dello stadium nell’ultimo giro lanciato, finendo contro le barriere. Il Q1 è stato interrotto dalle bandiere rosse quando Lance Stroll è finito fuori all’uscita della Peraltada. 16° crono per l’Alpine di Fernando Alonso, seguito da Nicholas Latifi, dalle Haas di Mick Schumacher e Nikita Mazepin e Stroll. Latifi e Russell saranno investigati per essersi affiancati alle Haas all’uscita della pitlane alla fine del periodo di red flag. Dai commissari dovrà andare anche Raikkonen per spiegare perché ha passato e ripassato l’ingresso della pitlane dopo l’incidente di Stroll. Non essendo rientrato appena è stata data bandiera rossa, il finlandese ha fatto un giro extra.
Redazione MotoriNoLimits