Un GP d’Ungheria difficile da dimenticare per gli appassionati e soprattutto per Esteban Ocon e Alpine, alla prima vittoria in F1, davanti all’Aston Martin di Sebastian Vettel e alla Mercedes di Lewis Hamilton, rimontato dall’ultima alla terza posizione finale, che gli consente di tornare leader del campionato, con il rivale Max Verstappen soltanto 10° dopo il contatto rimediato al primo giro e che ha causato la bandiera rossa.
Al via, su pista bagnata, cinque piloti sono stati subito eliminati quando Valtteri Bottas ha bloccato e urtato Lando Norris e Sergio Perez, oltre a Verstappen, mentre Lance Stroll ha colpito Charles Leclerc, finito in testacoda sfiorando Daniel Ricciardo, con Bottas, Perez, Norris, Stroll e Leclerc tutti costretti al ritiro e la gara subito interrotta. Il poleman Hamilton è uscito indenne dal caos, ma i problemi gli sono arrivati dal suo stesso team, che ha giudicato male le condizioni della pista alla ripartenza, lasciandolo fuori per la ripartenza sulle intermedie, mentre tutti gli altri sono rientrati ai box per passare alle medie.
Il pilota ha quindi dovuto fermarsi un giro dopo, scivolando in fondo al gruppo, cosa che ha permesso al 24enne Ocon di prendere il comando della gara, che ha mantenuto per quasi tutti i 70 giri del GP, resistendo per tutto il tempo agli attacchi di Vettel e andando a vincere la sua prima gara in F1, con il tedesco che ha conquistato in P2 per la seconda volta nella stagione. Ma gran gara anche di Hamilton che con due soste è risalito dal 14° al terzo posto finale e inizia la pausa estiva da leader del campionato, con 6 punti di vantaggio su Max Verstappen, alla seconda gara da dimenticare,
Dopo aver mantenuto per la maggior parte della gara la terza posizione, Carlos Sainz è stato costretto ad arrendersi all’attacco di Hamilton a tre giri dalla fine, chiudendo quarto davanti a Fernando Alonso, che ha fatto un gran lavoro per il compagno di squadra Ocon, contribuendo a una giornata perfetta per l’Alpine. Sesto Pierre Gasly con l’AlphaTauri, davanti al compagno di squadra Yuki Tsunoda, con la Williams che conquista i primi punti dal GP di Germania 2019 e il primo doppio arrivo a punti dal 2018 con Nicholas Latifi e George Russell ottavo e nono, davanti alla Red Bull di Verstappen. Tra i ritiri, anche Nikita Mazepin, dopo una collisione con Kimi Raikkonen nella pitlane: al pilota Alfa Romeo sono stati dati 10 secondi di penalità per unsafe release (ma non sono stati dati a Tsunoda che ha fatto lo stesso con Sainz… misteri della FIA!).
Che GP, ragazzi… l’Ungheria è sempre infuocata, ma mai come quest’anno! Ce la ricorderemo a lungo questa gara. Anche per i festeggiamenti finali, l’entusiasmo di Ocon, la sua corsa a piedi verso la pitlane e quella di Vettel. l’abbraccio con Alonso. E se la ricorderanno anche Bottas e Stroll, che in Belgio dovranno scontare 5 posizioni in griglia per l’incidente al primo giro (oltre a perdere 2 punti sulla licenza). Al momento in cui scriviamo, Ocon è sotto investigazione per non aver rispettato il protocollo dopo-gara. Passando oltre il traguardo ha infranto la procedura di rientro nella piazzola del vincitore. Probabilmente tutto finirà con reprimenda e multa… E sono stati convocati dai commissari anche Vettel, Sainz, Bottas e Stroll per non aver rispettato le procedure pre-gara. Mentre problemi di affaticamento e vertigini per Lewis Hamilton, molto provato nelle interviste e sul podio, al momento visitato dal medico del team. A quanto pare si tratta di disidratazione, in quanto da metà gara in poi non ha più potuto bere. Insomma, un GP talmente da brividi che sembra non voler finire…
Barbara Premoli
Ungheria: Vettel squalificato. Ma il suo weekend resterà nella storia