La F1 sta facendo quadrato attorno a Lando Norris, dato che il giovane pilota McLaren rischia di dover saltare una gara. In Austria il 21enne è arrivato terzo, in mezzo alle due Mercedes. Ma sarebbe stato secondo se non fosse stato penalizzato per un incidente con Sergio Perez, incidente che ha tolto altri punti dalla sua superlicenza, portando il totale a 10, a solo 2 dall’esclusione da un GP. Persino il boss di Perez Helmut Marko, parte in causa nella questione, pensa che i commissari abbiamo sbagliato: “Sono i migliori piloti al mondo e vogliamo vederli correre. Né Norris né Sergio avevano bisogno di questo intervento“. Anche Toto Wolff ha ammesso: “E’ stata una normale manovra da parte di Lando. Chiaramente non meritava una penalità“.
Norris concorda, dicendo che non è appropriato bandire un pilota per accumulo di incidenti che non sono eccessivamente pericolosi: “Perché dovrei meritare dei punti di penalità oggi per qualcuno che è andato nella ghiaia? E’ stata colpa sua, io non l’ho toccato, correvamo normalmente. Sergio dovrebbe sapere che se sei all’esterno a un certo punto non hai più spazio e finisci nella ghiaia. Il problema è che non ha fatto la manovra di sorpasso in modo appropriato. Niente di quello che ho fatto è pericoloso, quindi togliere punti ed escludere da una gara per piccoli fatti del genere secondo me è stupido. Non è quello che dovrebbe essere la F1“. Max Verstappen, compagno di squadra di Perez alla Red Bull, concorda sul fatto che la penalità a Norris non sia corretta: “Mi ci sono trovato io stesso – ero a 9 punti. Dovremmo discutere di questa cosa“.
Ma il race director F1 Michael Masi ha difeso la decisione dei commissari: “Hanno ritenuto che con le macchine completamente affiancate Norris avrebbe dovuto lasciare al rivale uno spazio in pista largo quanto la carrozzeria della monoposto. Va anche notato che il sistema di penalità punti è in atto da parecchio tempo. Abbiamo anche discusso la questione con tutti alla fine dello scorso anno e tutti i team hanno concordato con l’attuale sistema“. Secondo il boss McLaren Andreas Seidl, Masi dimentica una regola base del motorsport: “Penso che persino Michael sia d’accordo sul fatto che lo impari ai tempi del kart che, se attacchi all’esterno, puoi finire nella ghiaia“.
Redazione MotoriNoLimits