Dopo il grave incidente avvenuto ieri durante le qualifiche al Mugello, il pilota 19enne della Moto3 Jason Dupasquier non ce l’ha fatta. Trasportato subito con l’elisoccorso all’ospedale Careggi di Firenze, le sue condizioni erano parse subito gravissime con un trauma cranico, uno toracico e uno addominale. Operato nella notte per le lesioni al torace, i sanitari hanno proseguito l’osservazione ma poco fa la terribile notizia. Diciannove anni. E nessuno dica “è morto facendo quello che amava fare“. Lo sport dovrebbe essere vita, sempre. Lo spettacolo deve continuare, come si dice sempre. Ma ci fa letteralmente schifo che oggi si corra “normalmente” al Mugello. Ci fosse uno che una volta una tira fuori le palle e dice “Ci fermiamo“. No, impossibile. E non per onorare la memoria di un collega morto, ma perché a rimetterci sarebbero il baraccone, gli sponsor, i diritti TV. Ciao Jason. La nostra vicinanza alla sua famiglia.
Barbara Premoli
We’re deeply saddened to report the loss of Jason Dupasquier
On behalf of the entire MotoGP family, we send our love to his team, his family and loved ones
You will be sorely missed, Jason. Ride in peace pic.twitter.com/nZCzlmJsVi
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) May 30, 2021