Da Varano alla Ferrari di F1, il sogno di ogni pilota. È il percorso vissuto in poco più di dieci anni da Carlos Sainz, che si prepara alla sua prima stagione al volante della Rossa ma proprio fra le curve dell’Autodromo “Riccardo Paletti” diede il via alla sua carriera in monoposto. Era il febbraio 2010 quando il figlio d’arte spagnolo, già sostenuto dalla Red Bull, effettuò sul tracciato dal Val Ceno il suo primo test con una Formula BMW del team italiano Eurointernational.
Durante l’apprendistato nel karting, Sainz era già transitato in territorio parmense con tre gare ufficiali sul vecchio circuito di San Pancrazio: nel 2007 disputò il Torneo Industrie, poi le edizioni 2008 e 2009 del prestigioso Trofeo Margutti. A qualche mese e a circa 30 km di distanza, quell’importante battesimo in monoposto. A girare assieme a Sainz, nemmeno 16enne, c’erano i giovani colleghi Vittorio Ghirelli e Daniil Kvyat, approdato a sua volta in F1. Sotto gli occhi attenti di papà Carlos senior, due volte campione del mondo rally e fresco vincitore della sua prima Dakar, il futuro ferrarista riuscì presto ad avvicinare il record di categoria, nonostante la nebbia e le basse temperature del periodo. “Mi trovo benissimo su questo circuito, mi piace molto perché mette a dura prova sia il fisico dei piloti che la meccanica delle vetture“, raccontò a motori spenti Sainz junior. Era l’inizio di un lungo cammino, culminato nel titolo 2014 della Formula Renault 3.5 che convinse la Red Bull a promuoverlo nel Circus per il 2015, al fianco di Max Verstappen in Toro Rosso. Hanno fatto seguito i capitoli in Renault e McLaren, con una costante crescita nei risultati, al punto di ricevere la chiamata da Maranello.
“Oltre al talento naturale indiscusso, ha un’enorme dedizione, ecco perché è riuscito a migliorare ogni anno in F1. È il pilota più meticoloso e preciso fra i tanti che ho avuto”, ha raccontato Antonio Ferrari, patron della scuderia Eurointernational che, per conto della Red Bull, scelse di scommettere su Sainz. La fiducia fu ben ripagata, con il quarto posto nella classifica assoluta della Formula BMW europea che si disputava proprio a supporto della F1. Nel ruolino di marcia di Carlos, quattro piazzamenti a podio, una vittoria nella seconda manche a Silverstone scattando dalla pole-position e la palma di miglior rookie.
“Ricordo con piacere quella giornata del 2010”, racconta adesso Alessandro Meggi, direttore So.Ge.S.A. che amministra l’Autodromo di Varano. “Doveva essere una normale sessione di collaudi precampionato, ma la presenza di una stella del motorsport come Carlos Sainz senior e di suo figlio all’esordio in monoposto rendeva tutto molto speciale. Le parole di apprezzamento della pista da parte di Carlos junior, ancora oggi, sono per noi motivo di orgoglio e confermano la valenza propedeutica del nostro impianto per i giovani che vogliono affermarsi nell’automobilismo internazionale. È bello pensare che il nuovo pilota della Ferrari di Formula 1 abbia cominciato la sua scalata proprio con quel test a Varano. Gli auguriamo il massimo per il Mondiale 2021″.
Redazione MotoriNoLimits