Brembo, leader globale negli impianti frenanti, è fornitore unico dell’intero sistema frenante del Campionato Mondiale FIA Formula E attraverso il costruttore Spark Racing Technology. Gli ingegneri di pista Brembo hanno analizzato l’impegno dei freni per il circuito di Riad, dove i 24 piloti correranno il 26 e 27 febbraio per la prima gara notturna della storia della Formula E.
Il duello elettrico nel deserto richiede grandi energie e i freni sono un elemento chiave nella strategia per la vittoria. La potenza frenante massima generata tramite l’attrito tra pastiglie e dischi è di circa 450 kW, il doppio di quella erogabile dal powertrain delle monoposto. Il 23% del tempo sul giro è speso frenando, per un totale di circa 14 km a fine gara. Tagliando il traguardo dopo i 45 minuti più un giro, ogni pilota avrà esercitato una forza complessiva sul pedale del freno di circa 10 tonnellate, con picchi di 100 kg nelle staccate più impegnative.
Sul tracciato di Riad, le frenate più impegnative sono tre, una dopo l’altra. Alla Curva 18, dopo un lungo rettilineo il contachilometri delle monoposto deve scendere di oltre 100 km/h in circa 80 metri e tre secondi. Dopo due svolte leggere dove l’impianto frenante non è sottoposto a sforzi significativi, le Gen2 affrontano la Curva 21: un angolo retto dove in soli due secondi si deve frenare in uno spazio di 60 metri, strategico per governare l’E-Prix. Immediatamente successiva è infine la Curva 1, una staccata dove i freni arrivano già surriscaldati e devono rallentare le monoposto in meno di due secondi in una distanza di circa 50 metri.
L’impianto Brembo per le Gen2 di Formula E è composto da pinze monoblocco in alluminio a quattro pistoni, dischi e pastiglie in carbonio, pompa tandem e campane. Per rispettare gli standard di sicurezza e di prestazione dei freni durante ogni E-Prix e in ogni condizione, Brembo effettua numerosi test sul sistema frenante per la Formula E, con l’obiettivo di valutarne le prestazioni nonché la resistenza alle sollecitazioni e alle temperature. Nelle fasi di test, i dischi e le pastiglie in carbonio e le pinze in alluminio sono stati spinti verso dei limiti che vanno oltre il loro range di utilizzo abituale.
Redazione MotoriNoLimits