Jean Todt ridimensiona le aspettative secondo cui la F1 potrebbe tornare alla normalità nel 2021. Con la pandemia che non accenna ad arretrare, il presidente della FIA getta dubbi sul fatto che il calendario programmato di 23 GP possa svolgersi come previsto: “Il 2020 è stato una grande stagione in cui abbiamo sperimentato molta creatività. Chi un anno fa avrebbe detto che avremmo avuto tre gare in Italia e diverse altre sulla stessa pista? Abbiamo cercato di contenere i numeri dei casi di Covid-19 nel mondo del motorsport. Ma purtroppo non è ancora finita. Questa stagione sta finendo ma non ricominceremo da una pagina bianca perché il virus e le restrizioni ci sono ancora. Per tutti ci sarà il vaccino, ma ci saranno dei potenziali cambiamenti nei vari calendari, non solo in F1. Secondo me metà dell’anno non sarà quello che ci aspetteremmo in una stagione normale“.
Il nuovo CEO della F1 Stefano Domenicali ha confermato che la sua organizzazione “cercherà di gestire la situazione” indipendentemente da quello che succederà nel 2021: “Quello che posso sottolineare è che in marzo nessuno pensava che sarebbe stato possibile correre“, ha detto ad Autosprint. “Da allora abbiamo fatto oltre 80.000 test e solo 79 persone sono risultate positive. E’ lo 0,1%, un niente. Quindi anche se stiamo parlando di un sistema che deve essere migliorato, si tratta comunque di un sistema che ha dimostrato di permetterci di correre“.
Redazione MotoriNoLimits