Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, il Circuit Ricardo Tormo rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, il più basso delle quattro piste spagnole. Con soli 4.005 metri è la pista più corta utilizzata quest’anno. Le moto circolano in senso antiorario e devono affrontare molte più curve a sinistra (9) che a destra (5) ma a differenza di altri tracciati piloti e team dispongono di serie storiche di dati perché si corre nello stesso mese delle stagioni precedenti.
Il materiale d’attrito utilizzato per le pastiglie Brembo della MotoGP è il carbonio. L’eccezionale coefficiente d’attrito e la costanza di rendimento a caldo garantiscono una frenata potente, uniforme e stabile, senza che si verifichino fenomeni di fading, ossia allungamento della leva o del pedale. Rispetto ai freni di una moto sportiva stradale sono differenti la massa, la durata e persino la temperatura massima. Il peso delle pastiglie Brembo per la MotoGP è di soli 50 grammi, meno della metà della variante stradale, la durata non supera i 900 km e la temperatura massima raggiungibile è di 800°C.
L’impegno dei freni durante il GP Europa
Fatta eccezione per il rettilineo di arrivo (876 metri), la pista è caratterizzata da curve strette e tecniche, nelle quali si usano spesso le marce basse: in 6 curve la velocità d’ingresso è inferiore ai 100 km/h. I freni sono utilizzati 9 volte al giro, 5 nelle curve a sinistra e 4 in quelle a destra. In un giro intero i freni sono in funzione per complessivi 29 secondi, lo stesso valore del GP Catalogna, a fronte dei 33 secondi del MotorLand Aragon e di Jerez. Solo in due punti gli spazi di frenata superano i 150 metri mentre in un altro paio di sezioni risultano addirittura inferiori a 90 metri.
La frenata più impegnativa del GP Europa
Delle 9 frenate del Circuit Ricardo Tormo solo una è classificata come impegnativa per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 3 poco scarsamente impegnative. La staccata più dura per le MotoGP è la prima dopo il traguardo, l’unico punto in cui superano i 300 km/h: i prototipi passano da 324 km/h a 129 km/h in 4,2 secondi in cui percorrono 251 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 5,6 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 12,1 bar.
Redazione MotoriNoLimits
12_Valencia_MGP_it