Il direttore di gara della F1 Michael Masi rigetta le accuse secondo cui le autorità dello sport sarebbero responsabili del terribile incidente alla ripartenza della gara al Mugello, che ha causato “solo” ritiri ma avrebbe potuto avere conseguenze gravi sui piloti.
Romain Grosjean ha detto via radio che “è stato lo spavento più terrificante della mia vita“, mentre Carlos Sainz ha dichiarato che non augurerebbe quello che ha provato a nessuno, dopo essere piombato a 290 orari su macchine lente. L’incidente ha avuto origine da Valtteri Bottas che dopo l’uscita della safety car ha approcciato la linea di ripartenza a una velocità insolitamente lenta. I piloti che sono stati bloccati dietro di lui gli hanno puntato il dito contro: “Assolutamente non necessario quello che ha fatto“, ha detto Vettel. “Grazie al cielo nessuno si è fatto male“. Il pilota della Renault Esteban Ocon ha aggiunto: “Non sono certo che quello che ha fatto Bottas sia legale, ma dovremo discuterne alla prossima gara“. Bottas ha risposto, dicendo che quelli che accusano “dovrebbero guardare negli specchietti“. I commissari hanno anche accusato i piloti di metà schieramento e 12 di loro – Kevin Magnussen, Daniil Kvyat, Nicholas Latifi, Alex Albon, Lance Stroll, Daniel Ricciardo, Sergio Perez, Lando Norris, Ocon, George Russell, Antonio Giovinazzi e Sainz hanno ricevuto delle reprimenda ufficiali.
Ma Bottas accusa la F1: “La differenza quest’anno è stata la safety car. Stanno spegnendo le luci troppo tardi, quindi puoi costruire un gap piuttosto tardi. E’ la FIA o la FOM, non so chi decida, ma stanno cercando di migliorare lo show spegnendo più tardi le luci. So che il nostro team ha nuovamente sollevato il caso questa mattina, dicendo che qui al Mugello era una cosa preoccupante, ma fondamentalmente hanno risposto che continueranno a farlo perché è meglio per lo spettacolo“. D’accordo con lui il compagno di squadra Lewis Hamilton: “La responsabilità è di chi decide. Non so chi sia. Ovviamente stanno cercando di rendere le gare più eccitanti, ma oggi si è visto che hanno messo a rischio i piloti“.
Masi rifiuta ogni accusa: “Possono criticare finché vogliono. Abbiamo 20 dei migliori piloti al mondo, ma nella gara di F3 qui al Mugello c’è stata una situazione molto simile, solo che i giovani piloti ne sono usciti bene, senza incidenti“. Alla domanda se la FIA considererà dei cambiamenti alle procedure di ripartenza, Masi ha aggiunto: “Non c’è bisogno di rivedere niente. Senza dubbio uno dei fattori è stato il lungo rettilineo di partenza-arrivo, ma la gara inizia solo dopo la linea di controllo e tutti i piloti lo sanno molto bene“. Ha anche negato che le procedure siano cambiate nel 2020 per aggiungere pepe allo show, senza considerare ripercussioni sulla sicurezza: “Assolutamente no. Per la FIA, la sicurezza viene prima di tutto. E’ un insulto che venga insinuato il contrario“. Resta il fatto che ieri si è sfiorata una tragedia e se basta spegnere prima le luci della safety car non capiamo perché la FIA e Masi non vogliano farlo.
Redazione MotoriNoLimits
Onboard with @Carlossainz55 for *that* dramatic crash after the restart at Mugello 👀 💥#TuscanGP 🇮🇹 #F1 pic.twitter.com/erYwe3NGvZ
— Formula 1 (@F1) September 13, 2020