Dopo i due GP disputati a luglio sul Circuito de Jerez-Angel Nieto e quello di Brno, questa volta a concedere il bis è il Red Bull Ring di Spielberg. In Spagna il primo e il secondo sul traguardo furono identici nei due round. In Austria accadrà lo stesso? Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, il Red Bull Ring rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, eguagliato solo dalla pista di Barcellona.
Le pastiglie Brembo per la MotoGP
Il materiale d’attrito utilizzato per le pastiglie Brembo della MotoGP è il carbonio. L’eccezionale coefficiente d’attrito e la costanza di rendimento a caldo garantiscono una frenata potente, uniforme e stabile, senza che si verifichino fenomeni di fading, ossia allungamento della leva o del pedale. Rispetto ai freni di una moto sportiva stradale sono differenti la massa, la durata e persino la temperatura massima. Il peso delle pastiglie Brembo per la MotoGP è di soli 50 grammi, meno della metà della variante stradale, la durata non supera invece i 900 km e la temperatura massima raggiungibile è di 800°C.
L’impegno dei freni durante il GP di Stiria
Dalla partenza alla quarta curva del Red Bull Ring l’impianto frenante è soggetto ad un grande sforzo: fa eccezione la curva 2 che in realtà è più un cambio di direzione e che non richiede nemmeno l’impiego dei freni. L’ultima curva del tracciato è invece l’unica in cui lo spazio di frenata è inferiore a 100 metri. In ogni giro del Red Bull Ring i piloti usano i freni 7 volte per un totale di 27 secondi, esercitando un carico complessivo sulla leva del freno di 34,2 kg. In media sommando tutte le forze esercitate da ciascun pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora i 960 kg.
La frenata con la maggiore decelerazione del GP di Stiria
Delle 7 frenate del Red Bull Ring 3 sono classificate come impegnative per i freni e le altre 4 sono di media difficoltà. La staccata in cui le MotoGP presentano il maggior gap di velocità è alla terza curva: le moto passano da 309 km/h a 63 km/h grazie a una frenata che si protrae per 5,2 secondi con un carico sulla leva di 5,6 kg. Il pilota è soggetto ad una decelerazione di 1,5 g e la pressione dell’impianto frenante tocca i 12,1 bar.
Redazione MotoriNoLimits