Tutto il paddock è felice del ritorno di Nico Hulkenberg a Silverstone al posto di Sergio Perez risultato positivo al Covid-19. Ma la domanda è come il messicano abbia contratto il virus nonostante le misure strettissime messe in atto dalla F1. Ebbene, una grossa falla c’è: Perez ha ammesso di essere andato in Messico dopo l’Ungheria per vedere la mamma che ha avuto un incidente, ma la scorsa settimana sua moglie Carola ha pubblicato anche foto su Instagram di una vacanza a Porto Cervo (e te pareva che non saltava fuori l’Italia!). Le foto sono state poi cancellate. “Ci sono focolai in tutto il mondo“, ha detto Otmar Szafnauer quando gli è stato chiesto dei viaggi di Perez. Risulta anche che il pilota, che è asintomatico, non abbia neppure chiesto alla Racing Point il permesso di viaggiare all’estero tra Ungheria e Silverstone. “Non abbiamo clausole nel contratto in cui si debba chiedere il permesso di tornare a casa dalla famiglia, su questo non ci sono discussioni“, insiste il boss del team. Ma con le misure strettissime che vengono attuate alle gare, ha ammesso che la F1 potrebbe dover rivedere le linee guida per evitare casi futuri. “Col senno di poi forse dovremmo esaminare le cose e dire che per tutta la stagione devi restare nella tua bolla“, ha detto Szafnauer. “Ma non penso che Checo abbia fatto nulla di sbagliato tornando dalla sua famiglia. Penso per esempio che non sia diverso rispetto alla Ferrari che torna in Italia“.
E’ indubbio che non si possa vivere in una bolla fino a dicembre, ma è anche vero che le regole dovrebbero essere riviste: per lo meno obbligare tutti gli addetti ai lavori a segnalare i proprio movimenti, in modo che non ci siano rischi di contagio. Partendo dal presupposto che non si sa ancora quando duri l’incubazione, se Perez non fosse risultato subito positivo durante il weekend avrebbe potuto contagiare parecchie persone. Sì, il sistema va rivisto, decisamente.
Redazione MotoriNoLimits
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— Sergio Pérez (@SChecoPerez) July 31, 2020
