Nel GP di Ungheria la pioggia caduta prima della gara ha condizionato tutte le strategie, con i primi giri disputati su pista umida. 19 piloti su 20 si sono schierati
in griglia di partenza su Cinturato Green intermediate, con l’unica eccezione di Kevin Magnussen su Cinturato Blue full wet.
Alla fine del giro di formazione, entrambe le Haas sono rientrate ai box per montare P Zero Yellow medium. Nei primi giri della gara, i due piloti erano 3° e 4°, mentre tutti gli altri si fermavano ai box per passare da intermediate a slick su un tracciato che si stava asciugando rapidamente. Quattro diverse strategie tra i primi cinque piloti al traguardo. Hamilton è stato l’ultimo dei piloti di testa a fermarsi per il terzo e ultimo pit stop, scegliendo i P Zero Red soft negli ultimi giri per ottenere il giro veloce in gara. Anche Valtteri Bottas, 3° al traguardo, ha effettuato un terzo pit stop per cercare di superare Max Verstappen. Per l’olandese della Red Bull strategia a due soste, nonostante un incidente prima dello schieramento in griglia. Visto che la gara è iniziata sul bagnato, come da regolamento i piloti non erano obbligati a usare due mescole diverse da asciutto.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “La pioggia di ieri notte e questa mattina ha reso la pista sporca e praticamente non gommata, soprattutto a inizio gara con temperature piuttosto basse. Nonostante ciò, il tracciato si è asciugato rapidamente, un fattore che è risultato di vitale importanza nella strategia di gara. Le condizioni meteo sono rimaste incerte per tutto il gran premio, di conseguenza alcuni piloti hanno esteso i propri stint nel caso in cui fosse stato necessario tornare su pneumatici intermediate. Alla fine è stata una gara sull’asciutto, nella quale si sono verificati alcuni episodi di degrado sull’anteriore: un elemento da prevedere con queste condizioni particolari. La maggior parte dei piloti ha scelto una strategia su due soste, mentre alcuni hanno effettuato tre pit stop per cercare prestazioni migliori nel tentativo di superare i propri rivali in pista o di ottenere il punto extra per il giro più veloce”.
Redazione MotoriNoLimits