Secondo il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, il circuito del Mugello è pronto a ospitare il GP d’Italia. Al momento non è ancora chiaro se la gara potrà svolgersi regolarmente a Monza, neppure a porte chiuse. “Ho grandi speranze che il GP possa svolgersi almeno parzialmente con pubblico presente a Monza“, ha detto Flavio Briatore alla ADNKronos. Ma se non dovesse succedere, il sindaco Federico Ignesti pensa che il circuito di proprietà della Ferrari potrebbe essere una soluzione: “Il Mugello ha tutto per ospitare il GP d’Italia al posto di Monza“, ha detto a La Gazzetta dello Sport. “Se in settembre la situazione in Lombardia dovesse non permettere lo svolgimento dell’evento, il Mugello sarebbe una scelta ideale per un GP a porte chiuse. Non sappiamo se avremo tale opportunità, ma siamo pronti a trovare le risorse necessarie, anche se la nostra probabilità è di 1 su 100. Stiamo già negoziando con l’ACI e tutto nella nostra regione è pronto per fare un tentativo“.
Sindaco, ma la sa una cosa? D’accordo pensare a tutte le opportunità e che gli affari sono affari, ma queste dichiarazioni non ci piacciono affatto. Siamo tutti qui a lottare da mesi, la Lombardia – in cui viviamo – è stata il centro del dramma (e nonostante oggi 18 maggio ci sia una ripartenza siamo sempre tutti in campana e non possiamo né dobbiamo abbassare la guardia) e lei cosa fa? In pratica ce la tira, noi dobbiamo rialzarci e guardare avanti e lei se ne esce addirittura pensando che non sia possibile neppure un GP a porte chiuse, il che significherebbe che avremmo ancora una gravissima emergenza sanitaria. Beh, caro sindaco, a noi il suo atteggiamento sembra davvero fuori luogo: porta-rogna, abbiamo scritto nel titolo, per usare un eufemismo. In questo momento abbiamo bisogno di supporto, non di negatività, di pensare – magari illudendoci – di poter avere persino un po’ di pubblico, come ha detto Briatore. Sulla salute e sulle disgrazie altrui non si scherza. E non si fa business.
Barbara Premoli