Secondo il ministro della sanità austriaco la forza del “concetto di sicurezza” messo in atto dalla F1 deciderà se da luglio si tornerà a correre. Il progetto attuale è di fare due weekend consecutivi dal 5 luglio al Red Bull Ring, con misure che includeranno assenza di pubblico e giornalisti oltre a test sul posto contro il coronavirus. Per ora sembra probabile che la cosa possa realizzarsi. Il ministro della sanità austriaco Rudolf Anschober ha detto al programma radiofonico Journal Um Acht che se il governo dà il semaforo verde alla F1 “dipende totalmente dal concetto di sicurezza portato dagli organizzatori“, stessa posizione che ha per la ripresa del campionato di calcio della Bundesliga. “Permetteremo questi eventi solo sotto strettissimi controlli. Penso sia inutile dire che, vista la situazione, non ci sarà pubblico“. L’ex-pilota Ralf Schumacher, che vive in Austria, spera che la stagione 2020 possa partire proprio allo Spielberg: “Al momento direi di sì“, ha detto alla Bild. “Quando mi guardo attorno qui in Austria vedo che la gente rispetta il distanziamento sociale in modo esemplare. Non possiamo dimenticare quanti posti di lavoro dipendono dalla F1. E’ un tema sempre usato nel calcio, ma anche i team di F1 sono grosse aziende. Le ruote devono continuare a girare, altrimenti le prospettive saranno drammatiche. Le misure che vengono considerate, come i due weekend consecutivi sulla stessa pista e gare a porte chiuse, penso siano corrette. In questo modo possiamo risolvere il problema“.
Redazione MotoriNoLimits