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[tab title=”Speciale Formula 1 2020″]
Una stagione che inizia nel caos. Ma non ci farà annoiare
Avrebbe dovuto essere il Campionato del Mondo di F1 più lungo nella storia e invece, alla vigilia di Melbourne, il calendario si è già accorciato ed è ancora in divenire. La causa purtroppo come sapete è molto seria, la pandemia di coronavirus che sta colpendo il mondo e di conseguenza si ripercuote anche sullo sport – che a dirla tutta è l’ultimo dei problemi, visto che adesso la priorità è fermare il diffondersi dell’epidemia, trovare un vaccino e tornare a una vita normale. Il prima possibile.
E’ un campionato strano, lo si sapeva già, perché questo 2020 sarà un anno di stasi, di transizione, in attesa della rivoluzione regolamentare 2021. Persino i test pre-stagione di Barcellona – ridotti a soli sei giorni, contro i precedenti otto – sono stati opachi, nebulosi, difficili da interpretare. Quindi si arriva al primo round in Australia con molte incertezze. Avremo di nuovo tre team a lottare per vittorie e Titolo: Mercedes, Ferrari e Red Bull. Lewis Hamilton potrebbe eguagliare Michael Schumacher se dovesse riconfermarsi campione a fine 2020, ma gli altri non staranno a guardare, a partire dal compagno di squadra Valtteri Bottas, che continua a sognare di riuscire nell’impresa del suo predecessore Nico Rosberg. E poi ovviamente il duo Vettel-Leclerc se la SF1000 sarà finalmente una monoposto competitiva e regolare nelle prestazioni. Ma il bastone tra le ruote potrebbero metterlo Max Verstappen e la Red Bull. E, perché no, anche la fotocopia della Mercedes 2019, ovvero la Racing Point.
Quello che ci aspetta temiamo saranno anche battaglie fuori dalla pista: ai sette team non è andata giù la questione FIA-Ferrari per la power unit dello scorso anno. Si andrà avanti a colpi di comunicati, forse denunce, magari anche azioni forti. Non sappiamo come la pensiate voi, ma già il periodo che stiamo vivendo è difficile, non stiamo vivendo questa vigilia di campionato come gli altri anni e non si sente proprio il bisogno di ulteriori polemiche. Che in questo momento fanno imbestialire, come la scelta incomprensibile di non cancellare – o almeno rinviare – in gruppo i primi quattro GP della stagione per evitare contagi o diffusione di coronavirus. Il business è sempre venuto prima di tutto in F1, ma almeno in passato avevamo la capacità e l’intelligenza di celare certe porcate. Adesso strafottenza e arroganza prevalgono, indispongono e preoccupano, specie se mettono a rischio la salute di chi lavora nel paddock.
Buon Campionato 2020, quello in cui la F1 celebra i suoi 70 anni, anche se nel segno dell’incertezza, al punto di non sapere neppure quanti GP effettivi ci aspettino. Noi siamo comunque pronti, anche a credere che le cose miglioreranno – d’altronde ce lo sentiamo ripetere ogni giorno, no? Il nostro pensiero finale e la nostra dedica va come sempre a Jules, Michael e a chi abbiamo nel cuore. E al collega e amico Patrick Camus, che ci ha lasciati pochi giorni fa.
Barbara Premoli
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[tab title=”Calendario e orari TV”]
Calendario e orari TV
Anche nel 2020 tutta la Formula 1 sarà in diretta su Sky, che continuerà a garantire la migliore esperienza di visione in assoluto di tutti i GP. Tutte le qualifiche e gare saranno in differita in chiaro anche su TV8, che trasmetterà in diretta cinque GP – Spagna, Monaco, Italia, Stati Uniti e Abu Dhabi.
Data GRAN PREMIO FP1 FP2 FP3 QUALI GARA TV 15 marzo Australia, Melbourne 02:00 06:00 04:00 07:00 06:10 Sky 14:00 14:00 TV8 22 marzo Bahrain, Sakhir 12:00 16:00 13:00 16:00 16:10 Sky 21:30 21:30 TV8 5 aprile Vietnam, Hanoi 05:00 09:00 06:00 09:00 08:10 Sky TBC TBC TV819 aprile Cina, Shanghai3 maggio Olanda, Zandvoort 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 17:00 18:00 TV8 10 maggio Spagna, Barcellona 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 17:00 18:00 TV8 24 maggio Monaco, Monaco 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 15:00 15:10 TV8 7 giugno Azerbaijan, Baku 11:00 15:00 12:00 15:00 14:10 Sky 18:00 18:00 TV8 14 giugno Canada, Montreal 17:00 21:00 17:00 20:00 20:10 Sky 21:30 21:30 TV8 28 giugno Francia, Le Castellet 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 18:00 18:00 TV8 5 luglio Austria, Spielberg 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 18:00 18:00 TV8 19 luglio G.Bretagna, Silverstone 12:00 16:00 13:00 16:00 16:10 Sky 15:00 15:10 TV8 2 agosto Ungheria, Budapest 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 15:00 15:10 TV8 30 agosto Belgio, Spa 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 15:00 15:10 TV8 6 settembre Italia, Monza 11:00 15:00 12:00 15:00 15:10 Sky 15:00 15:10 TV8 20 settembre Singapore, Singapore 10:30 14:30 12:00 15:00 14:10 Sky 18:00 18:10 TV8 27 settembre Russia, Sotchi 10:00 14:00 11:00 14:00 13:10 Sky 18:00 18:00 TV8 11 ottobre Giappone, Suzuka 04:00 08:00 05:00 08:00 06:10 Sky 14:00 14:00 TV8 25 ottobre Stati Uniti, Austin 17:00 21:00 19:00 22:00 20:10 Sky 22:00 20:10 TV8 1 novembre Messico, Città del M. 18:00 22:00 17:00 20:00 20:10 Sky 21:30 21:30 TV8 15 novembre Brasile, San Paulo 15:00 19:00 16:00 19:00 18:10 Sky 21:30 21:30 TV8 29 novembre Abu Dhabi, Abu Dhabi 10:00 14:00 11:00 14:00 14:10 Sky 14:00 14:10 TV8
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[tab title=”Team e piloti”]
Team e piloti
MERCEDES-AMG PETRONAS
Piloti: Lewis Hamilton (#44) e Valtteri Bottas (#77)
Team principal: Toto Wolff
Monoposto: Mercedes-AMG F1 W11 EQ Performance
Motore: Mercedes F1 M11 EQ Performance
SCUDERIA FERRARI
Piloti: Sebastian Vettel (#5) e Charles Leclerc (#16)
Team principal: Mattia Binotto
Monoposto: SF1000
Motore: Ferrari 065
RED BULL RACING
Piloti: Max Verstappen (#33) e Alexander Albon (#23)
Team principal: Christian Horner
Monoposto: RB16
Motore: Honda RA620H
McLAREN
Piloti: Carlos Sainz (#55) e Lando Norris (#4)
Team principal: Zak Brown
Monoposto: MCL35
Motore: Renault E-Tech 20
RENAULT
Piloti: Daniel Ricciardo (#3) ed Esteban Ocon (#31)
Team principal: Cyril Abiteboul
Monoposto: R.S.20
Motore: Renault E-Tech 20
ALPHA TAURI
Piloti: Daniil Kvyat (#26) e Pierre Gasly (#10)
Team principal: Franz Tost
Monoposto: AT01
Motore: Honda RA620H
RACING POINT
Piloti: Sergio Perez (#11) e Lance Stroll (#18)
Team principal: Otmas Szafnauer
Monoposto: RP20
Motore: Mercedes F1 M11 EQ Performance
ALFA ROMEO RACING
Piloti: Kimi Raikkonen (#7) e Antonio Giovinazzi (#99)
Team principal: Frédéric Vasseur
Monoposto: C39
Motore: Ferrari 065
HAAS F1 TEAM
Piloti: Romain Grosjean (#8) e Kevin Magnussen (#20)
Team principal: Gunther Steiner
Monoposto: VF-20
Motore: Ferrari 065
WILLIAMS
Piloti: George Russell (#63) e Nicholas Latifi (#6)
Team principal: Claire Williams
Monoposto: FW43
Motore: Mercedes F1 M11 EQ Performance
Team, piloti e caschi 2020
I caschi della F1 2020. Ovvero gli elmi dei guerrieri della pista
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[tab title=”Tutte le novità 2020″]
F1 2020 al via, tra dubbi e molte incertezze
E’ molto difficile mettersi a scrivere un’analisi sulla stagione di F1 2020 che partirà da Melbourne. Parte (?), ma non si sa se continuerà. Porte chiuse? Di sicuro in Bahrain. Ma poi il Vietnam? E siamo così sicuri che a maggio in Olanda tutto sarà passato? Con l’onda lunga dell’epidemia di coronavirus in corso, che solo da una settimana ha praticamente colpito l’Europa. Non si sa nulla e si vive alla giornata. Consci che i calendari possano essere stravolti in nome della sicurezza delle persone.
La stagione già non inizia nel migliore dei modi. Da una parte l’affaire FIA-Ferrari che lascia dubbi e malumori in tutti i team non motorizzati da Maranello. Dall’altra la Racing Point che si è ispirata alla Mercedes 2019 che ha fatto storcere il naso a molte squadre in lotta per le posizioni dal quarto posto in giù. Inoltre sarà l’ultimo anno di questo regolamento. A un certo punto della stagione ci saranno team che, capito l’andamento del Mondiale, smetteranno di sviluppare le attuali monoposto e focalizeranno tutti gli sforzi verso il 2021. Questo è un punto fondamentale che non deve essere dimenticato. Come non va dimenticato il mercato globale attuale, con le Case automobilistiche che stanno perdendo milioni in Borsa a causa del coronavirus. E con esse gli sponsor stessi.
Racing Point con più capitale a disposizione quest’anno ha deciso di puntare tutto su una vettura impostata come la dominatrice degli ultimi anni e, ad ora, i riscontri in pista la vedono ben messa per puntare al quarto posto. Quello a cui puntano sia McLaren sia Renault. Da entrambe ci si aspettava qualcosa di più nei test. La Renault è enigmatica: avrebbe tutto per infastidire le prime tre del Mondiale ma le manca sempre qualcosa, nonostante Daniel Ricciardo sia sempre una sicurezza. La McLaren si trova ad affrontare l’anno con i motori della Régie in attesa dei Mercedes per il 2021. A pelle, la McLaren sembra una vettura solida, ma che non sia un così grosso passo in avanti rispetto alla stagione precedente. Dalla sua il team di Woking ha personale e una organizzazione in grado di sviluppare la monoposto sulla carta più di peso di quelli della Renault.
A proposito di motori Mercedes, qualche campanello d’allarme è suonato in terra tedesca. Nessun dubbio sulla Mercedes W11 che telaisticamente parlando sembra un passo e forse due avanti rispetto alle rivali. Hanno anche introdotto il DAS che li aiuterà nella gestione pneumatici. Ma i problemi occorsi al motore durante i test potrebbero portarli a essere conservativi in gara. Motori Mercedes che ha anche la Williams che abbiamo visto con gioia girare molto durante i test. Si spera che il 2019 sia solo un brutto ricordo e che l’attuale monoposto permetta a Russel e Latifi di lottare per il Q2 senza dover essere consci già dal venerdì che sarà impossibile farlo. Nella lotta del Q2 dovrebbe esserci la Haas che non ha brillato nei test e girano voci di possibile ritiro dal Mondiale 2021 in caso di stagione fallimentare. Con la Haas ci sarà l’Alfa Romeo Racing che non ha proprio convinto e alcuni giri veloci sembrano più sparate ad hoc che reale potenziale.
A lottare per Q2 e Q3 troveremo l’AlphaTauri. L’ex Toro Rosso, re-brandizzata per motivi commerciali, ha nel motore Honda l’incognita e la possibile sorpresa. Nel 2019 hanno dimostrato di essere in grado di capitalizzare al massimo le occasioni con i podii di Germania e Brasile. Ci sarà un bel gruppo composto da loro, Renault, McLaren e Racing Point. A proposito di Honda, chi sembra essere in forma è la Red Bull RB16: hanno in Max Verstappen l’arma in più. La vettura sembra essere nata bene e c’è il giusto feeling tra le parti coinvolte. Magari non sarà da Mondiale? Di certo per molte vittorie di tappa romperanno le scatole a Mercedes e Ferrari che dovrebbero lottare per il Titolo.
E concludiamo proprio con la Ferrari. Test enigmatici come non mai negli ultimi tempi per il team di Maranello. Da una parte c’è chi crede che le Rosse si siano nascoste. Dall’altra Binotto che dice che quello che si è visto in pista è l’attuale situazione di competitività. Di certo c’è la voglia di evitare un inizio di stagione come lo scorso anno dove il team dopo i test sembrava pronto a dominare e invece è arrivato con il fiatone a Melbourne per ritrovarsi poi solo dopo i primi gran premi quando la Mercedes aveva già preso il largo. Tutto il Mondiale dipenderà dalle prime gare. Se si faranno. E, se si faranno, il coronavirus inciderà come nessun altro avvenimento visto prima nelle tasche dei team. Con le Borse a picco e i mercati fermi. In bocca al lupo, cara Formula 1. Ne hai bisogno.
Riccardo Turcato
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[tab title=”Brembo”]
Brembo: le novità per il Campionato di F1 2020
Brembo riconferma il proprio impegno nel Campionato del Mondo di Formula 1 che, come da tradizione, prende il via dal GP d’Australia, in programma dal 12 al 15 marzo. Grazie all’esperienza accumulata in 45 stagioni di Formula 1, nel corso delle quali le monoposto con freni Brembo hanno conquistato 25 Campionati del Mondo Piloti, 29 Campionati del Mondo Costruttori e trionfato in 425 Gran Premi, Brembo ha realizzato sistemi frenanti personalizzati per ciascuna scuderia. In attesa della stagione 2021 che coinciderà con i nuovi regolamenti approvati dalla FIA e quindi porterà importanti cambiamenti e novità anche per l’impianto frenante in virtù del passaggio dei cerchi da 13’’ a 18’’, il campionato 2020 presenta evoluzioni e aggiornamenti parziali per gli impianti frenanti Brembo che competeranno nel campionato di F1.
SEI SOLUZIONI DI DISCHI IN CARBONIO
L’assetto aerodinamico delle monoposto definito per il 2020 non differisce particolarmente da quello della stagione 2019, ma con il miglioramento delle prestazioni del motore aumentano le velocità di punta che comportano frenate più lunghe. Con velocità più elevate sui rettilinei e spazi di frenata più lunghi, aumenta l’energia da smaltire sotto forma di calore che quindi si traduce in temperature più elevate.
La maggior parte delle monoposto utilizzerà dischi in carbonio da 32 mm di spessore all’anteriore e dischi da 28 mm al posteriore. A seconda delle temperature previste durante il singolo Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota potrà optare fra ben sei diverse soluzioni di dischi per l’anteriore e due diverse soluzioni di dischi al posteriore.
Nel 2019 Brembo offriva ai team tre tipologie di dischi per l’anteriore:
– 1480 fori – Very High Cooling – disposti su 7 file come soluzione più estrema
– 1250 fori – High Cooling – disposti su 6 file
– 800 fori – Medium Cooling – disposti su 4 file
Nel 2020 vengono confermate queste tre diverse ventilazioni, ma ogni specifica viene presentata anche con una lavorazione sul diametro esterno, il cosiddetto “groove”. La nuova famiglia di dischi dotata di “groove” si caratterizza per una lavorazione sul diametro esterno del disco che crea una sezione divergente all’aria e che a sua volta fuoriesce dai fori di ventilazione del disco. Tale geometria permette di avere una maggiore efficienza di raffreddamento del materiale.
Al posteriore invece restano confermate due soluzioni:
– 1250 fori – High Cooling – disposti su 5 file
– 800 fori – Medium Cooling – disposti su 3 file
Il risultato è quindi un totale di sei specifiche di ventilazione differenti solo per l’assale anteriore e due per l’assale posteriore. In particolare, la soluzione a 7 file di fori con “groove” si adatta ai circuiti più severi per l’impianto frenante, come il circuito di Sakhir in Bahrain, quello di Marina Bay a Singapore, quello di Montreal in Canada e quello di Yas Marina ad Abu Dhabi. In tracciati come questi, la temperatura dei dischi può raggiungere picchi fino a 1.200°C.
RICERCA PIÙ ESASPERATA DELLA LEGGEREZZA
Brembo continua a lavorare sull’impianto frenante con un focus specifico sulla massima miniaturizzazione dei pezzi che compongono il Brake by Wire e l’alleggerimento delle pinze in alluminio-litio. Brembo fornirà le tradizionali pinze a 6 pistoni, valore massimo stabilito dal regolamento, a 8 team su 10. Nel contempo l’azienda bergamasca ha cercato di aumentare la prontezza di risposta e quindi reattività delle unità BBW: il livello di integrazione con la vetture è sempre maggiore e, nel 2020, saranno ben 4 i team a utilizzare il BBW Brembo.
PERSONALIZZAZIONE, TELEMETRIA E MANUTENZIONE
Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, definisce assieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza che dovranno avere le pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare, per ciascun team, un modello di pinza freno che ha permesso di ottimizzare il rapporto peso-rigidezza desiderato. In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più conservative caratterizzate da maggior rigidezza ma anche maggior peso. Un equilibrio delicato che porta Brembo a sviluppare in maniera totalmente autonoma e separata l’impianto frenante per ciascuna scuderia. Servendosi dei sensori, i team conoscono in ogni istante la temperatura di dischi e pinze. Sulla base di questi dati, partono eventuali segnalazioni al pilota per la modifica del brake balance della monoposto: questa comunicazione avviene quando si registrano anomalie rispetto alle previsioni. Per quanto riguarda le pastiglie in carbonio, nel 2020 Brembo offre ai team una scelta fra due diverse mescole.
In media ogni team ordina dai 10 ai 15 set di pinze Brembo all’anno: questo numero permette di fronteggiare in sicurezza eventuali incidenti e la mancanza di disponibilità di alcuni set per revisione. Alcuni team invece, procedono inizialmente a un ordine ridotto, prevedendo uno sviluppo durante la stagione e quindi un successivo ordine di pinze ancora più ottimizzate. Sui tracciati caratterizzati da molte frenate in sequenza, la temperatura delle pinze raggiunge i 200°C. La vita utile di una pinza di Formula 1 non supera i 10.000 km, durante i quali sono previste periodiche revisioni che vengono effettuate direttamente da Brembo all’interno dei propri reparti produttivi. Per quanto riguarda invece il materiale d’attrito, ogni team consuma nel corso della stagione dai 150 ai 300 dischi e fino a 600 pastiglie.
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[tab title=”Petronas”]
Petronas: nuovi arrivi per una partnership di successo
Al termine della selezione a livello globale avviata nel corso del 2019, PLI (PETRONAS Lubricants International), divisione di PETRONAS, ha individuato nel malesiano En De Liow il nuovo Trackside Fluid Engineer (PTFE). Entrando a far parte del Trackside Team PETRONAS, Liow, 26 anni, supporterà i sei volte vincitori del Costruttori F1, il Mercedes-AMG PETRONAS Formula One Team, con le fondamentali analisi dei fluidi durante tutte le gare della stagione.
La seconda edizione della ricerca del nuovo Trackside Fluid Engineer richiedeva ai candidati di superare prove che mettevano in gioco le loro capacità tecniche, di relazione, comunicative e l’abilità nel fare squadra. Dopo aver completato con successo il rigoroso processo di selezione Liow, ingegnere specializzato nell’ambito automotive, ha convinto gli esaminatori nel round finale conclusosi con il colloquio con Giuseppe d’Arrigo, Direttore Generale e Amministratore Delegato del Gruppo PLI. “Congratulazioni a En De per essere diventato il nostro nuovo Trackside Fluid Engineer. PETRONAS ha nella sua filosofia la propensione a investire nei giovani talenti per le idee innovative che portano all’organizzazione e allo sviluppo di tecnologie fluide all’avanguardia per i nostri partner e i consumatori. Essere nel bel mezzo dell’azione in Formula 1 è un’opportunità irripetibile che lo arricchirà professionalmente e personalmente. Auguriamo a En De e al team tutto il meglio in questa stagione del campionato“, ha dichiarato D’Arrigo.
I PTFE conducono un’analisi delle prestazioni dei fluidi in loco, direttamente sulle unità propulsive, fornendo al team un input in tempo reale sulla salute delle parti meccaniche della monoposto Mercedes-AMG F1 W11 EQ Performance. Assieme ai migliori ingegneri e scienziati del settore, dispongono di un laboratorio compatto per le attività di assistenza relative ai fluidi operativo durante le gare in ogni parte del mondo.
“Non capita spesso che ti vengano presentate opportunità come questa e sono molto grato per l’accoglienza riservatami. Lavorare in Formula 1 è sempre stato un mio sogno e non vedo l’ora di imparare, crescere con il team e dare il massimo in questa nuova e incredibile esperienza“, ha affermato En De Liow, che lavorerà a fianco di Stephanie Travers, Trackside Fluid Engineer entrata nel team lo scorso anno surclassando ben 7mila pretendenti. In qualità di Title partner, PETRONAS ha co-progettato, in stretta collaborazione con la squadra tecnica di Mercedes AMG High Performance Powertrains (HPP), la soluzione personalizzata basata sull’approccio PETRONAS Fluid Technology Solutions™ realizzando il carburante PETRONAS Primax, l’olio motore PETRONAS Syntium e i fluidi funzionali PETRONAS Tutela.
“Mentre entriamo nella nostra seconda decade di partnership con PETRONAS, sono lieto di dare il benvenuto a En De Liow nel nostro team come nuovo PETRONAS Trackside Fluid Engineer. Il programma di sviluppo dei talenti PETRONAS ha apportato vantaggi reali al nostro supporto a bordo pista, mentre i nostri ingegneri PTFE hanno acquisito un’esperienza preziosa grazie alla loro esposizione al frenetico e al tempo stesso rigido mondo della F1. Siamo estremamente grati per il ruolo che hanno avuto e continueranno ad avere nella nostra corsa per il successo. La nostra relazione con PETRONAS è il fulcro della competitività del nostro team: En De, unendosi a Stephanie, che ricopre la posizione dallo scorso anno, ci offrirà ancora più opportunità per ottenere vantaggi prestazionali in tempo reale. Non vediamo l’ora di iniziare insieme la stagione 2020”, ha dichiarato Toto Wolff, Team Principal e CEO Mercedes-AMG PETRONAS Formula One Team.
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[tab title=”Pirelli”]
Pirelli: nel 2020 ancora protagonisti i pneumatici 2019
Per la prima volta dal ritorno in Formula 1 nel 2011, Pirelli sarà al via della stagione 2020 con le stesse mescole del 2019. Dopo i due giorni di test collettivi ad Abu Dhabi, lo scorso dicembre, in cui hanno effettuato prove comparative tra i pneumatici 2019 e quelli 2020, i team hanno infatti deciso di proseguire utilizzare anche quest’anno quelli della scorsa stagione.
La gamma P Zero 2020 è formata da soli tre colori, uguali per tutte le gare, con cinque diverse mescole disponibili: C1 è la più dura, C5 è la più morbida. Confernate le regole 2020: ogni pilota ha l’obbligo di conservare per il Q3 un set della mescola più morbida tra quelle nominate. Tale set andrà restituito a Pirelli dai 10 piloti che si qualificano per il Q3, mentre sarà a disposizione di tutti gli altri piloti per la gara. Ogni pilota dovrà portare entrambi questi set in gara. I team sono liberi di scegliere i 10 set rimanenti, per un totale di 13 set a disposizione per il weekend.
Una scelta, quella di proseguire con i pneumatici 2019, inizialmente non condivisa da Pirelli, come aveva dichiarato subito dopo i test di Abu Dhabi il responsabile F1 e Car Racing Mario Isola: “Data l’evoluzione delle monoposto prevista per la prossima stagione, crediamo che la costruzione dei pneumatici 2020 sia la soluzione migliore, ma siamo disponibili a continuare a utilizzare quelli della gamma attuale nel caso in cui i team votassero a favore”. Cosa poi avvenuta e comunicata dalla stessa Pirelli il 10 dicembre scorso.
Per il 2020 i team scelgono di continuare con i pneumatici 2019
Test F1: il bilancio finale Pirelli al termine dei sei giorni a Barcellona
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[tab title=”Sabelt”]
Cinture di sicurezza in F1: un progresso inarrestabile
Con l’inizio della stagione 2020, Sabelt confronta due sue cinture di sicurezza da Formula 1 per mettere in luce quanto la ricerca abbia permesso di fare progressi sotto ogni punto di vista. Due cinture che, con il passare degli anni hanno, anche se in modo diverso, sempre rappresentato l’eccellenza tecnica e tecnologica in un campo dove la ricerca della performance e della leggerezza è portata agli estremi. Lo sforzo di Sabelt in questo senso è intenso, e dà risultati eccellenti. Basti dire che l’azienda, che nel 2009 era fornitore di due soli team di F1, nel 2017 è arrivata a essere fornitore unico di cinture di sicurezza per tutte le vetture impegnate nei test pre-stagione di Barcellona. Ancora oggi sono ben sette su dieci i team che scelgono le cinture Sabelt [Scuderia Ferrari, Red Bull Racing, Haas, Alfa Romeo Racing, Renault, Alpha Tauri e Racing Point, ndr].
Ecco nel dettaglio i progressi compiuti dall’azienda torinese, unica a poter vantare risultati così rilevanti in termini di innovazione e contenimento del peso. Partiamo dall’elemento più rilevante di una cintura di sicurezza, almeno sotto il profilo del peso: la fibbia. Ebbene, nel 2009 era realizzata in titanio e magnesio e pesava 160 grammi. Oggi, grazie all’utilizzo del calcolo FEM, è stata progettata con una speciale forma triangolare trilobata a soli tre perni, con lingua fissa integrata nel corpo (quest’ultimo costituito da un monoblocco in lega di alluminio Ergal 7075), e non va oltre i 129 grammi. Significativo anche il risparmio di peso del regolatore, passato da 95 grammi (regolatore 3” in alluminio in quanto il nastro 2” no n era ammesso ) a 5 4 grammi sia nella versione in Titanio che in quella in Ergal. Per quanto riguarda i nastri, inoltre, grazie all’adozione di una nuova fibra in PBO (Zylon) abbiamo oggi un peso di 37 g/m, a pari resistenza pesano il 40% in meno di quelli in poliestere. L’anello passacosciali, che sul modello di anni fa incideva sul peso totale per 22 grammi, sul modello attuale è stato definitivamente eliminato. Grazie a queste soluzioni e all’utilizzo di nuovi materiali il peso comp lessivo delle cinture da F1 è passato da quasi 1 kg a 470 grammi.
Oltre che più leggere, le cinture di F1 odierne devono rispettare norme di sicurezza più severe. Ad esempio, devono garantire maggiore resistenza meccanica (secondo il regolamento FIA 8853 del 2016): se prima dovevano resistere a crash test con decelerazioni fino a a 32g e con differenze di velocità (ΔV) di 50 km, ora i valori sono stati innalzati fino a 60g e 67 km/h di ΔV con l’obbligo di mantenere i 55g per almeno 20 millisecondi). Infine, per permettere ai piloti di ottimizzare la performance, le ultime cinture di sicurezza sono progettate per garantire maggiore comfort. Per questo, la forma triangolare della fibbia ha un baricentro più alto, per schiacciare meno il pilota a livello del bacino.
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[tab title=”L’anteprima di Minardi”]
L’anteprima di Gian Carlo Minardi
Ci siamo, tra polemiche e incognite tutti i team sono arrivati in Australia, teatro del primo appuntamento di una stagione lunga e impegnativa, anche se con l’incognita “COVID 19”. Nonostante l’Albert Park Hotel, adiacente alla pista, sia stato chiuso e il personale messo in quarantena dopo aver registrato il suo primo caso positivo al coronavirus, il weekend di gara resta confermato anche se il Premier dello Stato di Victoria ammette che tutto potrebbe cambiare all’improvviso.
Team e piloti sono arrivati a Melbourne con solo sei giorni di test sulle spalle, non sufficienti a delineare le forze in campo, ma abbastanza per alimentare diverse polemiche. Giovedì si correrà la prima gara dell’anno, con la Federazione chiamata alla prima, e più complessa e approfondita, verifica per accertare la regolarità di tutte le vetture. Eventuali contestazioni potrebbero partire da qui. Sotto la lente di ingrandimento ci sono i Campioni del Mondo della Mercedes, con la Red Bull che avrebbe chiesto un chiarimento regolamentare sulla presa del bracket posteriore che la FIA l’anno scorso aveva ritenuto legale, ma anche la Racing Point, il “clone” della Mercedes 2019 riuscito molto bene che ha stupito a Barcellona. Le verifiche tecniche saranno anche il banco di prova per sapere se è stata messa la parola fine sull’accordo segreto tra la Federazione e la Ferrari, che non è piaciuto ai sette team non motorizzati Ferrari con Helmut Marko, consulente Red Bull, che ha usato parole dure nei confronti della FIA.
Polemiche a parte, Melbourne sarà l’occasione per fare un po’ di ordine e capire le reali forze in campo. A Barcellona abbiamo assistito a un compattamente molto interessante con tutte le vetture racchiuse in una forbice di appena 1,5 secondi. Se così fosse, ci aspetta una bella sfida. La Mercedes resta la squadra da battere, anche se con l’incognita affidabilità. Vedremo quale sarà la posizione della RP20 di Perez e Stroll.
Ci aspetta un fine settimana ricco di incertezze, compreso sul fronte meteo con qualche precipitazione attesa per venerdì, ma una domenica soleggiata. L’unica certezza sono le gomme, le medesime della passata stagione coi team che hanno confermato praticamente la strategia 2019. Ferrari e Red Bull hanno optato per 9 set di C4 Soft, come nella passata stagione, con la Mercedes che ne avrà a disposizione 10, una in più rispetto al 2019. E’ una pista di trazione e frenata con poco grip essendo un asfalta prettamente stradale in cui è facile l’ingresso della safety-car. Insomma, ci sono tutte le premesse per vivere un fine settimana divertente e ricco di spunti. Le qualifiche a partire dalle ore 7.00 e il Gran Premio alle 6.10 (ora italiana con diretta Sky Sport F1 HD)
Gian Carlo Minardi
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[tab title=”Race by race”]
Colpo d’occhio su tutti i weekend
Speriamo vi sia piaciuta l’idea dello scorso anno di aggiornare questa sezione dello Speciale con i pezzi su qualifiche e gara al termine di ogni weekend, in modo da avere sempre sott’occhio la situazione e i fatti salienti, curiosità incluse. Buon Campionato del Mondo di F1 2020 a tutti!
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