Un vero e proprio show per la presentazione della Ferrari SF1000, lanciata oggi, 11 febbraio, al Teatro Municale Romolo Valli di Reggio Emilia. Nel suo nome, la nuova monoposto porta la ricorrenza che la Scuderia raggiungerà in questo 2020, prima squadra nella storia a toccare i 1000 GP in Formula 1, proprio nell’anno in cui lo sport celebra i suoi 70 anni. Costruita interamente a Maranello, la SF1000 nasce sotto il segno del tricolore – nato proprio a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 – dell’arte, dell’architettura e della musica, che ha accompagnato l’evento, presentato da Silvia Hoffer Frangipane (responsabile comunicazione Scuderia Ferrari) e da Marc Genè.
Il primo a prendere la parola è stato l’Amministratore Delegato Louis Camilleri, che ha ringraziato i presenti, le istituzioni cittadine, i partner e tutti gli uomini e le donne che con il proprio lavoro contribuiscono a portare la Ferrari sulle piste di tutto il mondo.
Prima dell’arrivo sul palco della SF1000, il Team Principal e Managing Director Mattia Binotto ha citato il fondatore Enzo Ferrari per raccontare l’emozione che da sempre è connessa alla Casa di Maranello e ripetere una frase che è nota a tutti: “Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa”. Non poteva mancare la citazione dell’hashtag che dallo scorso anno segna la vita della Scuderia, #essereferrari, che riassume i valori che animano la squadra: passione, innovazione, ricerca, lavoro di gruppo e voglia di misurarsi e, ovviamente, vincere.
Poi è finalmente arrivato il momento della protagonista, la SF1000, seguita subito dopo dall’arrivo sul palco dopo due piloti titolari Sebastian Vettel e Charles Leclerc che si sono detti impazienti di mettersi al volante, cosa che potranno fare da mercoledì 19 febbraio nella giornata inaugurale del primo test pre-stagione in programma sulla pista di Barcelona-Catalunya.
A prendere la parola, poi, il Presidente John Elkann che ha sottolineato ancora una volta il legame del Cavallino Rampante con l’Italia: “Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia nel mondo. Nonostante Ferrari abbia vinto ben 238 gare sulle 991 della storia della Formula 1, la nostra sete di vittorie è più viva che mai. Nel prossimo campionato la competizione continuerà a essere molto dura, ma questo sprona tutto il team a fare sempre meglio e sempre di più. Ci distingue lo straordinario lavoro collettivo di tutta la Gestione Sportiva di Ferrari, in pista e fuori. Questa è la nostra forza”.
L’evento si è concluso con la tradizionale foto di gruppo, cui si è unito anche il vice-presidente e figlio del fondatore Piero Ferrari. Una presentazione sicuramente molto scenica e originale, ma non una “prima” in assoluto, visto che qualcuno aveva già ospitato il lancio di una monoposto in un teatro, e noi c’eravano: avvenne nel 2004, al Teatro Massimo di Palermo, scelto e voluto da Flavio Briatore per presentare la Renault di Jarno Trulli e Fernando Alonso, con il nostro Jarno che nel pomeriggio girò davanti a decine di migliaia di spettatori e appassionati lungo un mini-circuito nel centro città attorno a piazza Politeama. Oggi c’è stato sì il teatro, con tanto di musiche del Maestro Leonardo De Amicis, suonate dell’orchestra dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo” diretta da Sebastian De Amicis, e performance del DJ Benny Benassi.
Ma ci fosse stato anche un giro per le strade di Reggio Emilia sarebbe stata l’apoteosi per tifosi e appassionati! Sarà perché siamo reduci dal Festival di Sanremo (Silvia e Marc, vi starete mica preparando per condurre l’edizione 2021?!?), ma, archiviato lo show, adesso interessa una sola cosa: che la SF1000 sia veloce, affidabile e competitiva e riporti a Maranello il Titolo che manca dal 2007. L’entusiasmo e l’impegno ci sono, i piloti sono una certezza, adesso la aspettiamo in pista, nei test ma soprattutto a Melbourne!
Barbara Premoli