Mercoledì 19 dicembre di 40 anni fa l’attività sportiva di Gian Carlo Minardi cambiò stile e registro. Fino a quel momento le vetture gestite dal manager faentino correvano sotto “vesti” esterne: prima Società del Passatore, poi Scuderia Everest. “Il 19 dicembre 1979 nacque ufficialmente il Minardi Team, grazie anche ad Angelo Gallignani Presidente della Scuderia Everest e nel 1980 debuttammo in pista con la nostra prima macchina di Formula 2, la GM75 progettata da Caliri e Marmiroli, affidata a Miguel Angel Guerra, il primo pilota a correre sotto le vesti del Minardi Team”, ricorda Gian Carlo Minardi.
Nonostante le difficoltà iniziali, l’argentino conquistò un buon 9° posto alla fine del Campionato Europeo. L’anno successivo, invece il talent scout Minardi, mette sotto contratto un certo Michele Alboreto che al volante della Minardi-Fly M281 conquista il podio col terzo posto a Pergusa e la brillante vittoria nella gara di Misano nel pieno del torrido agosto della Riviera…. ma questa è un’altra storia.
Contestualmente al Minardi Team, fa il suo esordio anche lo scudo – il trapezio blu col leone e bandiera italiana e lettere gialle – che ha accompagnato Gian Carlo Minardi e il Minardi Team in tutto il suo cammino culminato con 21 anni di Formula 1 e 340 GP, numeri che ancora oggi consacrano la scuderia faentina nella top 10 tra i team che hanno corso più gran premi nella storia della F1 che il prossimo anno spegnerà 70 candeline.
“In quel momento siamo diventati costruttori, certificati CSAI e FIA, crescendo anno dopo anno fino a diventare troppo grandi per il Campionato di F2, ma troppo piccoli per la Formula 1. Negli anni ’80 la F1 era il sogno di tutti ed all’apice della notorietà e così presi la decisione di lanciarmi in questa sfida costruendo nel 1984 il primo prototipo di monoposto di F1, debuttando poi l’anno successivo in Brasile con Pierluigi Martini. Il tutto supportato da un gruppo di imprenditore emiliani – romagnoli che mi hanno dato fiducia” prosegue il manager faentino.
“Con grande orgoglio e soddisfazione in tutti quegli anni abbiamo costruito le nostre monoposto e per questo, ancora oggi, non vedo positivamente la possibilità di avere una griglia di F1 composta da assemblatori e/o cloni. Mi fa piacere che, 40 anni dopo, il nome Minardi sia ancora vivo nella memoria degli appassionati come ci dimostrano da 4 anni a questa parte durante l’Historic Minardi Day. Augurandovi Buone Feste, vi aspetto da venerdì 24 a domenica 26 aprile come sempre all’Autodromo di Imola per l’edizione numero cinque”.
Da parte nostra, gli auguri più cari di buon compleanno alla Minardi che sempre avremo nel cuore. E i complimenti a Gian Carlo e alla sua famiglia, che hanno reso tutto questo possibile, regalandoci emozioni da 40 anni e sicuramente per molti, molti anni ancora!
Redazione MotoriNoLimits