I tifosi e gli appassionati hanno raccolto l’invito e sono arrivati in massa a Milano in Piazza Duomo in occasione dell’evento “90 Anni di Emozioni”, organizzato da ACI (Automobile Club d’Italia) per celebrare la 90ª edizione del Gran Premio d’Italia. Ospite d’onore la Scuderia Ferrari, che a sua volta festeggia i 90 anni dalla fondazione e che con la sua leggendaria storia è essa stessa una delle principali ambasciatrici del motorsport nel mondo.
Sul palco si sono alternati piloti, ospiti, vetture esposte e in movimento di ogni epoca, da stelle del passato agli attuali titolari Sebastian Vettel e Charles Leclerc, fresco vincitore del suo primo Gran Premio la scorsa domenica a Spa-Francorchamps, fino ai giovani piloti della Ferrari Driver Academy. A rappresentare ACI è stato il presidente Angelo Sticchi Damiani, che da anni lavora per la promozione dell’automobilismo in Italia, mentre per AC Milano e SIAS (Società Incremento Automobilismo e Sport), organizzatore storico del GP d’Italia, erano presenti rispettivamente Geronimo La Russa e Giuseppe Redaelli. Nel cuore di Milano sono state ricordate le 89 edizioni della gara tricolore disputate fino a qui, una corsa storica che è parte del calendario internazionale da ben prima dell’istituzione del Mondiale di Formula 1, e grande entusiasmo ha scatenato l’annuncio sul futuro del Gran Premio d’Italia all’Autodromo Nazionale, assicurato fino al 2024.
La squadra di Maranello ha tinto di rosso tutta Milano: sul palco si sono alternati capi della Scuderia del passato, come Luca di Montezemolo, Cesare Fiorio, Jean Todt, Stefano Domenicali e Maurizio Arrivabene, e poi il Vicepresidente Piero Ferrari, l’Amministratore Delegato, Louis Camilleri, l’attuale management ma anche una pattuglia di meccanici veterani, alcuni di loro assunti direttamente da Enzo Ferrari. Oltre a loro tanti piloti di ieri e di oggi, come il leggendario Mario Andretti, in pole a Monza con la Ferrari nel 1982, Alain Prost, Jean Alesi, Gerhard Berger, René Arnoux, Eddie Irvine, Luca Badoer, Ivan Capelli, Giancarlo Fisichella, Kimi Raikkonen, Arturo Merzario, Antonio Giovinazzi e Felipe Massa. E, appunto, non sono mancati i piloti del futuro, rappresentati dagli allievi della Ferrari Driver Academy (FDA) Giuliano Alesi, Callum Ilott, Mick Schumacher, Marcus Armstrong, Robert Shwartzman ed Enzo Fittipaldi, così come dai piloti GT Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra, vincitori della 24 Ore di Le Mans 2019.
Sul palco di Piazza Duomo in mostra alcune vetture iconiche della Casa di Maranello, come la 312 F1 del 1967, guidata da Chris Amon, la 312 B3/74 di Clay Regazzoni, la 126 CK di Gilles Villeneuve, prima Ferrari turbo a vincere un GP (a Monaco nel 1981), il prototipo IndyCar del 1986 e la F2002. Non poteva mancare la SF90, vettura 2019 reduce dalla vittoria in Belgio. Ma gli appassionati presenti in Piazza Duomo hanno potuto anche assistere a una parata di auto splendide: l’Alfa Romeo 6C della Scuderia guidata nel 1932 da Tazio Nuvolari, su cui è arrivato Leclerc, la 750 Monza del 1955, che ha portato Sebastian, la 312 T con la quale Niki Lauda vinse il titolo mondiale del 1975, ma anche quattro gioielli della produzione Ferrari: le Monza SP1 ed SP2, F8 Tributo e la 488 Pista Spider. Dopo l’evento, Vettel, Leclerc e il Team Principal Mattia Binotto si sono spostati al Ferrari Store di via Berchet per un ultimo abbraccio con i tifosi. Da oggi tutti a Monza, c’è un GP d’Italia in cui la Ferrari vuole essere protagonista.
Redazione MotoriNoLimits