Ci sono voluti 93 tentativi ma alla fine per Max Verstappen all’Hungaroring è arrivata la prima pole in carriera, dopo due giri impeccabili nel Q3. “Meglio tardi che mai”, gli ha detto il suo ingegnere via radio, cui ha fatto eco l’urlo del 21enne, che ha fatto il nuovo record della pista ed è diventato il 100° poleman in F1. Molti dubitavano che la Red Bull RB15 motorizzata Honda potesse lottare con Mercedes e Ferrari in qualifica, ma Max ci ha messo decisamente del suo: nel primo tentativo in Q3 è arrivato un 1.14.958 che già sembrava imbattibile, ma si è poi preso la soddisfazione di abbassarlo ulteriormente nel secondo run, chiudendo un tempo di 1.14.572. “E’ incredibile. Mi mancava ancora la pole e in qualifica è sempre dura, ma ce l’abbiamo fatta. La macchina è andata bene tutto il weekend, sapevano che sarebbe stata difficile ma la macchina volava“. A completare questo pomeriggio da ricordare, si tratta della prima pole della stagione per la Red Bull ma anche della prima in assoluto per un pilota olandese.
Chi gli si è avvicinato di più è stato Valtteri Bottas, a 18 millesimi: “Abbiamo inseguito le Red Bull per tutto il weekend e siamo molto vicini, è un buon risultato anche se ovviamente io volevo la pole”. Quella di oggi è la quarta pole della Red Bull dell’era ibrida, dopo quelle di Monaco 2016, Monaco 2018 e Messico 2018 – tutte firmate Daniel Ricciardo – ed è la prima della Honda dall’Australia 2006. Terzo il leader della classifica Lewis Hamilton che non è mai parso in palla per poter portare a casa la pole (“Puntiamo sempre al primo posto, ma siamo comunque in una buona posizione per poter lottare per la vittoria“), ma ha messo dietro senza problemi la Ferrari di Charles Leclerc, finito contro le barriere nel Q1 dopo aver già fatto un tempo che gli consentiva il passaggio senza problemi nel Q2.
Tornato ai box, i meccanici hanno lavorato a velocità record per sostituire l’ala posteriore, permettendogli di tornare in pista per il Q2. Ma dopo quanto avvenuto in Germania un altro errore non è il massimo, anche se ha comunque chiuso davanti a Sebastian Vettel, per 28 millesimi. Sesta la seconda Red Bull di Pierre Gasly, seguito dalle McLaren di Lando Norris e Carlos Sainz, con la Haas di Romain Grosjean e l’Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen a chiudere la top 10. Una versa batosta per la Renault l’uscita di scena di Daniel Ricciardo nel Q1, mentre da sottolineare la miglior prestazione della stagione in qualifica per la Williams, grazie a George Russell 16°, vicinissimo al primo Q2 della carriera.
I punti arrivano domani, ma su una pista dove è molto difficile superare, Verstappen – che non è un predestinato ma una solida realtà – ha la gara in mano. Ma, dopo la Germania, queste qualifiche confermano che la Red Bull è diventata la seconda forza del campionato, alle spalle della Mercedes. Il che significa – realtà dura e cruda, ma i giri di parole non servono – che la Ferrari è la terza.
Barbara Premoli