Mille gran premi. Ripetiamo 1000 gran premi. Non sono mica pochi. Non stiamo parlando della fiera di paese. E’ la Formula 1, con una storia sportiva che ha solcato i decenni, e come viene celebrata dal Liberty Media la 1000° gara? Con la tristezza e l’opacità più assoluta. Tutto condito dal cielo grigio di una Cina, che sarà pur vicina, ma lontanissima dal cuori degli spettatori. Diciamocelo chiaro: questa era una gara da vivere col cuore e con la passione. Era una gara da fare nel vecchio continente, che non sarà fashion con tribune e hospitality bellissime, non avrà gente che suona il violino durante le prove, ma almeno sa cosa vuol dire la passione per i motori. Sa cosa vuol dire tradizione. Conosce e ricorda i suoi miti ed eroi.
Questa era una gara da fare a Silverstone, lì dove tutto è cominciato. Con buona pace del futuro che per una gara poteva aspettare. In un momento di difficoltà affettiva per molti a questa F1, era il caso riscaldare il cuore degli appassionati con la Storia. Ma avete visto la foto pre-1000 di questo gran premio? Una tristezza unica. Piloti in borghese. Nessun pilota storico tranne quelli presenti che lavorano per le TV. Una esibizione di Damon Hill con la Lotus che fu del compianto padre e campione Graham e basta. Sul podio, per la 1000° gara, la coppa di latta è il simbolo dello sponsor alcolico del GP che sarebbe brutta perfino in una gara kart tra amici. Una misera clip di un minuto pre-gara dove la storia si vede per 10 secondi e tutto il resto è presente.
Happy 1⃣0⃣0⃣0⃣ to everyone watching ❤️#ChineseGP 🇨🇳 #Race1000 pic.twitter.com/n4lziK2crf
— Formula 1 (@F1) 14 aprile 2019
Ma stiamo scherzando, Liberty Media? Questa è la F1 fatta di uomini che hanno dato anche la loro vita per questo sport e sono stati dimenticati. Team storici non pervenuti. Ricciardo col suo casco a ricordare Brabham è stato l’unico vero richiamo #oldschoolf1 al 1000° gran premio e alla storia. Per il resto tutto piatto e la noia più assoluta.
Ma vogliamo ricordare cosa fece un certo Bernie Ecclestone per i 60 anni della F1? All’evento vi erano tutti i campioni del mondo di F1, ci furono monoposto storiche esposte e che hanno girato in pista. Ci voleva tanto a pensare magari a rifare la prima coppa per la vittoria? Ci voleva tanto invitare chi la storia dei GP l’ha fatta? Organizzare una gara del FIA Master Historical con tutte monoposto storiche in pista?
E poi la tristezza di vedere Alain Prost, uomo Renault, dover sventolare, non molto convinto, la bandiera a scacchi ai rivali della Mercedes. Ma chi le pensa queste cose? Chi sbagliando scrive i tweet di storia dicendo che la Lotus è stata la prima a montare gli alettoni in F1 dimenticandosi di Forghieri e della Ferrari che li anticipò? Non è quello che ci aspettavamo da Liberty Media. La storia va vissuta e sentita. Non bastano video e hashtag sui social. Se questa è F1 1000 per Liberty Media (lo scrivono loro sotto al podio) meglio se ci rivediamo, riproviamo, al 2000° GP… Chissà…
Riccardo Turcato
@danielricciardo’s special helmet for Formula 1 race 1000 in China.
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A tribute to Sir Jack Brabham, the first Australian GP winner and (three-time) world champion. Still the only driver to win the F1 championship (in 1966) driving one of his own cars.#Arai pic.twitter.com/ViZTZ6ifFB— Jens Munser Designs (@JMD_helmets) 11 aprile 2019
Plenty of action even before the #ChineseGP begins…
⚔️ Leclerc and Sainz battle for a chair
🤳 Binotto and Wolff grab a selfie
🙌 Everyone in position for #Race1000! pic.twitter.com/15jBWijJft— Formula 1 (@F1) 14 aprile 2019