GP d’Australia complicato per la Ferrari che ha portato entrambe le SF90 al traguardo raccogliendo 22 punti importanti per il campionato ma ha dovuto accettare il fatto di non essere in lotta per le posizioni da podio. Sebastian Vettel si è piazzato quarto, mentre Charles Leclerc, all’esordio con la Scuderia, è giunto quinto.
Al via Sebastian e Charles sono scattati bene al punto che Vettel ha provato a insidiare la Mercedes di Hamilton, mentre Leclerc è riuscito a superare la Red Bull di Verstappen, salvo vedersi costretto a mettere due ruote sul prato alla prima curva e dover cedere nuovamente la posizione al pilota olandese. Sebastian nei primi giri ha tenuto un buon ritmo di gara, mentre Charles ha commesso un errore al giro 8 perdendo terreno da Verstappen. Al giro 14 Vettel è rientrato per cambiare le gomme passando dalla mescola soft a quella media, mentre Charles è rimasto in pista fino al giro 28, quando ha montato gomme dure. Nella seconda parte di gara le gomme medie non si sono comportate come previsto e Sebastian ha pertanto gestito l’usura delle coperture per il resto della gara. Charles con gomme dure nei giri conclusivi ha raggiunto Vettel ma il team ha deciso di lasciare invariate le posizioni di classifica, evitando di prendere inutili rischi, dal momento che le vetture davanti erano troppo distanti per tentare di recuperare un piazzamento da podio. Prossima gara fra due settimane in Bahrain.
Sebastian Vettel #5: “Non siamo stati a nostro agio con la vettura per l’intera durata del weekend, ma devo ammettere che oggi abbiamo fatto parecchia fatica. Il fatto che io fossi così lento in pista nel corso della gara è stato prevalentemente dovuto alla mancanza di grip con la gomma media montata al pitstop. Come team siamo comunque riusciti a portare a casa un numero dignitoso di punti grazie al quarto e al quinto posto anche se chiaramente non erano queste le posizioni alle quali puntavamo solo qualche settimana fa. Nei prossimi giorni ci sarà modo di analizzare i dati nei dettagli così da essere pronti per la prossima gara che è già dietro l’angolo. Di sicuro l’analisi delle informazioni che abbiamo raccolto ci permetterà di capirne di più ma per oggi questo è stato il massimo che siamo riusciti a ottenere”.
Charles Leclerc #16: “Sono partito bene, al punto che ero riuscito a superare Verstappen e mi sono trovato al fianco di Sebastian che a sua volta era alle prese con una Mercedes. Per questo ho dovuto mettere le ruote sull’erba all’uscita della prima esse e così Max è riuscito a ripassarmi. La vettura all’inizio non era molto facile da guidare per cui ho commesso un piccolo errore alla prima curva perdendo una manciata di secondi. Al pit stop abbiamo deciso di montare la mescola dura e devo dire che da quel momento la macchina è migliorata molto e sono potuto andare più forte. Nel finale ho raggiunto Sebastian ma il team ha deciso di congelare le posizioni perché le prime tre piazze della classifica non erano comunque alla nostra portata oggi. Cercheremo di capire con gli ingegneri che cosa ci ha fatto andare meno forte di quanto sperato, intanto abbiamo portato dei buoni punti a casa”.
Mattia Binotto, Team Principal: “Fin da venerdì non ci siamo sentiti a nostro agio su questa pista. Pur avendo lavorato molto sul set-up non abbiamo trovato un bilanciamento giusto e anche le nostre posizioni in qualifica hanno dimostrato le nostre difficoltà di adattamento al tracciato di Albert Park. In gara poi, nel primo stint abbiamo cercato di tenere il ritmo. Charles ha commesso un piccolo errore che non gli ha permesso di rimanere a ridosso dei leader. Sebastian dopo il pitstop con la gomma media non ha mai trovato il grip giusto e non è stato in condizione di attaccare chi gli stava davanti. Quando non è riuscito a difendersi dagli attacchi di Verstappen abbiamo deciso che la cosa più importante fosse arrivare al traguardo gestendo le gomme. Quando Charles lo ha raggiunto, ci è sembrato opportuno non prendere rischi. Lasciamo l’Australia con una gran quantità di dati da analizzare per capire come tornare ai livelli di competitività che ci appartengono per la gara del Bahrain fra due settimane”.
Redazione MotoriNoLimits