Presentazione attraverso il canale YouTube per la STR14, la monoposto con cui la Scuderia Toro Rosso disputerà il campionato del mondo di F1 2019. Ecco le dichiarazioni del team principal boss Franz Tost:
Q: Quali saranno i fattori chiave dell’imminente stagione 2019?
FT: Il modo in cui affrontiamo la stagione 2019 di Formula 1 può essere riassunto in tre grandi punti: la squadra, la monoposto e i piloti. L’obiettivo è quello di migliorare costantemente, così da competere ai più alti livelli. Abbiamo lavorato intensamente per apportare dei cambiamenti a livello organizzativo che speriamo possano aiutarci a risolvere alcuni problemi incontrati in passato. Abbiamo analizzato tutte le procedure interne, al fine di poter ottimizzare i nostri punti di forza e minimizzare le debolezze. Rispetto ad altri team, la Toro Rosso può contare su un minor numero di persone, ma le sinergie con Red Bull Technology per le parti consentite – ora che anche l’Aston Martin Red Bull Racing utilizzerà il motore Honda – lasciano al nostro gruppo tecnico più tempo per concentrarsi maggiormente sui più piccoli dettagli. Sono proprio i dettagli a fare la differenza e a tradursi in migliori performance.
Q: Ora che la AMRBR sarà spinta dal vostro stesso motore Honda, ci sarà l’opportunità di concretizzare la sinergia che la Red Bull ha sempre voluto. Più dettagliatamente, a cosa fa riferimento questo progetto e quali sono i vantaggi?
FT: Mateschitz ha deciso di acquistare il nostro team con l’idea di educare i giovani piloti del vivaio Red Bull e di utilizzare un unico centro tecnologico per fornire expertise e componenti ai due team. Questa è stata la filosofia che abbiamo seguito fino al 2010, anno in cui le altre squadre del Campionato hanno votato per un cambio di regolamento che, di fatto, ha messo fine al progetto. In seguito a questa decisione, la Scuderia Toro Rosso è stata costretta a creare le infrastrutture necessarie per diventare un costruttore, in grado di progettare autonomamente tutte le parti. Abbiamo dovuto assumere molte più persone, passando dai 100 dipendenti dell’epoca agli attuali 400, suddivisi tra le factory di Faenza e Bicester (300/100). Adesso, questa sinergia ci consentirà di puntare a fare un passo in avanti nelle performance, senza aumentare il numero di persone coinvolte: compreremo alcune parti e avremo più risorse impegnate a progettarne e produrne altre.
Q: Questo significa che Red Bull Technology fornirà alla Scuderia Toro Rosso esattamente le stesse specifiche usate dalla Aston Martin Red Bull Racing in questa stagione?
FT: Le componenti relative alla power unit saranno le stesse della Aston Martin Red Bull Racing, secondo il regolamento. La maggior parte delle componenti rimanenti che riceviamo da Red Bull Technology sono delle specifiche dell’anno scorso. Essendo una piccola squadra, la Scuderia Toro Rosso non può seguire il veloce processo di sviluppo e produzione che un team più grande può permettersi, specialmente considerando che il rilascio del disegno tecnico potrebbe, per qualsiasi ragione, subire ritardi o essere consegnato all’ultimo momento.
Q: Quindi, parlando della macchina, la STR14 sarà un passo avanti…
FT: Sì, abbiamo tecnici ben preparati per seguire la progettazione interna. Con le nuove sinergie, potremo contare anche sull’affidabilità delle componenti dello scorso anno e questo ci metterà in una condizione migliore per sviluppare più rapidamente durante la stagione.
Q:Un elemento importante della vettura è il motore. Come valuta i progressi fatti dalla Honda nel 2018 e cosa si aspetta da loro quest’anno?
FT: Lo scorso anno, passare alla motorizzazione Honda è stata un’ottima decisione. Nonostante sia stato solo il primo anno di quello che speriamo possa essere un rapporto a lungo termine, la collaborazione con loro si è rivelata sorprendente. Se c’è qualcosa che in Formula 1 non si può comprare è il tempo e il passo avanti che Honda ha fatto in un solo anno è la dimostrazione dell’enorme impegno che ha posto nel progetto insieme a noi. La decisione della Aston Martin Red Bull Racing di usufruire della loro fornitura darà un ulteriore impulso per migliorare ulteriormente.
Q: E adesso i piloti, con il ritorno di Daniil Kvyat e il debutto del giovane Alex Albon in Formula 1. Puoi spiegarci perché Daniil ha meritato un’altra possibilità? E ritieni che Alex sia in grado di adattarsi rapidamente a una vettura di F1 e portare a casa buoni risultati?
FT: Dico sempre che a un giovane pilota occorrano due o tre anni per capire il complicato mondo della F1, ma Daniil ha mostrato fin dall’inizio le sue doti velocistiche. Nel momento in cui è passato alla Red Bull Racing, sembrava essere pronto. Ha mostrato buone prestazioni, ma correre sotto pressione è sempre una grande sfida: adesso, con il senno di poi, possiamo dire che era troppo presto. Quando è tornato con noi nel 2016 ha dovuto affrontare un momento difficile, psicologicamente duro, ma nessuno ha mai messo in dubbio le sue capacità di guida. Credo fermamente che meriti un’altra possibilità in Formula 1 e sento che per lui il meglio deve ancora venire. L’aver avuto il tempo di maturare come persona lontano dalle gare lo aiuterà a mostrare le sue innegabili capacità in pista, oltre a supportare Alex nella sua crescita come pilota. Alex avrà molto da imparare, come ogni debuttante in Formula 1, ma si è già messo in luce in altre categorie come la Formula 3 Europea, la GP3 e soprattutto in Formula 2, dove ha anche vinto delle gare. Nella seconda metà del campionato di F2, lo scorso anno, il suo rendimento è stato notevole e questo ci ha convinti a farlo salire a bordo. Dall’altra parte del garage avrà un pilota esperto da cui imparare molto, oltre a poter contare sul supporto della squadra. La Scuderia Toro Rosso non vede l’ora che inizi la stagione 2019: con Daniil e Alex abbiamo una coppia di piloti giovani e competitivi.
Q: Detto questo, quali sono le aspettative per il 2019?
FT: Come sempre, prima dell’inizio della stagione è troppo presto per poter dire qualcosa riguardo la nostra prestazione e non vogliamo fissare un obiettivo specifico, almeno non adesso. Tenendo complessivamente conto della qualità delle sinergie con Red Bull Technology, il nostro altissimo livello di conoscenza tecnica, il notevole sviluppo operato finora dalla Honda e la competitiva line-up di piloti, mi fa pensare con fiducia che lotteremo per le posizioni di centro gruppo, in campionato.
Redazione MotoriNoLimits