A 7 anni si è innamorato delle macchine a bordo di una Lancia Delta HF Integrale. A guidarla era il padre di Eugenio Amos, collezionista d’auto che ha deciso di riportarla in auge grazie a un design tutto nuovo ma rispettoso della tradizione. E a un hashtag, #makelanciagreatagain
“La ‘gestazione’ è durata tre anni, ed è stata piena di bellissimi ‘milestones’: da quando abbiamo approvato il progetto definitivo a quando ho guidato l’auto per la prima volta”, racconta con entusiasmo il fondatore della Automobili Amos. “È stato quasi come avere un terzo figlio”, confida. La sua azienda, intanto, è nata appositamente per creare questa vettura, con l’intenzione di editare più avanti anche altri modelli. “Mi sono avvalso di due fornitori principali, molto talentuosi: la BorromeodeSilva di Milano per quanto riguarda il design e una società di consulenza che si è occupata degli aspetti tecnici, la Podium Advanced Technologies di Pont Saint Martin, in Valle d’Aosta, dove ha anche sede la mia compagnia”. Risultato: sold-out, o poco ci manca. Presentata a Grand Basel lo scorso settembre, la nuova stradale dal fascino evocativo in stile anni Ottanta ha fatto registrare subito un successo enorme, con vendite sia all’estero, sia in Italia. “La manifestazione era al suo primo anno e gli organizzatori, visto il concept che abbina arte e design all’automotive, hanno ritenuto interessante la mia automobile”. Delle venti che verranno prodotte ve ne sono disponibili, forse, ancora un paio. Ma quali sono le sue peculiarità? Vediamole da vicino. Intanto è una tre porte. I fari sono a led, i paraurti e la calandra sono in fibra di carbonio come l’alettone e come alcuni elementi estetici sulla copertura del vano motore.
Il modello è stato aggiornato secondo gli attuali standard di performance, con contenuti e soluzioni ammodernati, senza essere stravolti. La potenza del 4 cilindri (2000 cc) è stata portata a 330 CV e, in generale, la Futurista è più composta rispetto alla vettura di partenza grazie al telaio e al cambio originale rinforzati, all’albero di trasmissione e ai differenziali revisionati. Anche nelle sospensioni anteriori c’è ora un doppio quadrilatero al posto del MacPherson, coadiuvato dagli ottimi pneumatici Pirelli P Zero. “È praticamente invincibile”, sottolinea entusiasta Eugenio. Mentre la riduzione notevole del turbo lag, con una potenza più distribuita anche sui bassi regimi, rende l’auto maggiormente fruibile. La velocità massima? “Non l’ho ancora provata ma di certo oltre 240 km/h”. E, quel che più conta, l’esperienza di guida “è molto piacevole”, assicura il costruttore. Da sempre appassionato di velocità, Eugenio ha passato in pista tanti anni, a cominciare dai GoKart quando era bambino. Nel 2011, ha vinto il Super Trofeo Lamborghini al volante di una Gallardo.
Sarà per questo passato da pilota che la tinta discreta della carrozzeria della sua Futurista è il British Racing Green, il colore omologato dal codice sportivo internazionale per le auto da corsa britanniche. Oltre che per il fatto di compensare i tratti energici delle linee della Futurista e di essere un colore iconico secondo lui perfetto per un uso quotidiano. “Comunica sia sportività sia eleganza, senza che nessuno dei due aspetti prevalga sull’altro”, spiega il costruttore. All’interno, oltre ai sedili sportivi in Alcantara, non passa inosservato il tasto rosso con raffigurato un missile per avviare il motore, posizionato su una plancia di comandi in carbonio. Oltre che per gli appassionati della Delta, la Futurista è decisamente un prodotto per chi ama in genere la qualità artigianale di altissimo livello. E i puristi nostalgici del modello come l’hanno presa? “Un 5% di pubblico che ha mosso critiche c’è stato”, spiega Eugenio. Una minoranza di persone affezionate all’originale che preferivano mantenera la loro beniamina in un cassetto della memoria. Eppure la Futurista è un prodotto che riporta sotto i riflettori planetari del settore un marchio e un modello altrimenti spariti dalla circolazione, in una sorta di omaggio alla vettura originale. “Si rivolge sia a chi ha oggi fra i trenta e i cinquant’anni e ai tempi in qualche modo una Delta l’ha vissuta come me sia a chi nel periodo in cui era in auge era poco più che un teenager e non se la poteva permettere. Adesso la può avere, in chiave odierna”.
Un’operazione, quella dell’attualizzazione della Delta, che, non a caso, viene comunicata da Automobili Amos in maniera essenziale e quasi esclusivamente attraverso Instagram, con un hashtag che più chiaro non potrebbe essere: #makelanciagreatagain. Una chiara dimostrazione d’intenti per un’azienda che ha ridato vita a un modello glorioso attraverso una versione di nuovo brava ad accendere gli animi. Che la Futurista sia considerata da più parti l’auto del momento è fuor di dubbio. Una quattro posti che è un distillato di carattere, capace di regalare emozioni anche da spenta. Persino quando è in garage.