Passata l’estate, il diesel ritorna sul banco degli imputati: come previsto dall’Accordo di bacino padano siglato da Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto per il miglioramento della qualità dell’aria, dal 1° ottobre in numerose aree nel Nord sono partite le prime misure di limitazione del traffico: blocco dei diesel Euro 3, che diventa persino Euro 4 in Emilia Romagna. Però se si viaggia in tre passeggeri in un’auto diesel Euro 3 tutto bene, come se di colpo sparissero quelle emissioni – a dire dei politici davvero poco informati – tanto dannose per la nostra salute. Peccato che non vengano effettuati controlli obbligatori sulla manutenzione delle caldaie di case private: perché se sui condomini ci pensano le aziende che hanno in carico gli impianti, un privato che ha una sua casa o appartamento con riscaldamento autonomo può fare quello che vuole, fregandosene delle regole e delle leggi, tanto sa che nessuno uscirà a controllare… D’altronde siamo in Italia.
Il Consorzio Ecogas, che riunisce gli operatori dei settori GPL e metano per auto, ricorda che i veicoli alimentati a GPL e metano possono consentire di circolare liberamente. In Lombardia tra i veicoli esclusi dalle limitazioni nell’ambito delle misure strutturali permanenti ci sono quelli muniti di impianto, anche non esclusivo, alimentato a gas naturale o GPL, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione. Anche in Emilia Romagna dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 è confermato il via libera per veicoli a metano e GPL, oltre che per elettrici e ibridi.
Anche a Venezia Mestre tornano sono tornate dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 le limitazioni al traffico e agli impianti termici/spandimenti di liquami zootecnici e abbruciamenti, volte al contenimento delle polveri sottili (PM10), in base a quanto richiesto dall’Accordo di Programma del bacino Padano per il miglioramento della qualità dell’aria. Deroga per veicoli alimentati a benzina o gasolio dotati di impianti omologati che consentono il funzionamento del veicolo esclusivamente a GPL o Metano, nel caso di veicolo a benzina, o a GPL (mixed fuel) o metano (dual fuel) nel caso di veicolo a gasolio. Il Consorzio Ecogas sottolinea inoltre che la soluzione più conveniente per inquinare meno e circolare anche in caso di limitazioni al traffico è la trasformazione a GPL e metano, che può essere effettuata presso oltre 6.000 officine specializzate in tutta Italia.
“L’investimento affrontato per la trasformazione – sottolinea Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – potrà essere recuperato in tempi brevi: il risparmio sul pieno è molto elevato e può arrivare anche fino al 60%. Abbiamo calcolato che un’auto che percorre 20.000 km all’anno con un consumo di 10 km/litro, ammortizza la maggior spesa in meno di 12 mesi.”
Secondo la ricerca Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, “le auto a gas offrono performance ambientali migliori delle auto tradizionali con standard avanzati: dal 10 al 20% in meno di CO2 rispetto a un’auto a benzina, quasi l’80% in meno di NOX e il 40% di PM10 rispetto a un’auto diesel Euro 6”. Per dovere di correttezza e completezza delle informazioni va detto che da tempo le Case stanno offrendo i nuovi modelli diesel già rispondenti alle nuove normative Euro 6D temp, che sarà obbligatorio su tutte le nuove auto vendute da settembre 2019.
Redazione MotoriNoLimits