Un miracolo: così Lewis Hamilton ha definito la vittoria conquistata oggi nel GP d’Italia, Dopo essere uscito indenne da un contatto con il rivale Sebastian Vettel nel corso del primo giro, l’inglese della Mercedes è stato per parecchi giri in seconda posizione alle spalle di Kimi Raikkonen, per poi sferrare l’attacco e passarlo. terzo Valtteri Bottas, che completa così una giornata indimenticabile per il team.
Hamilton ha passato Vettel all’esterno alla seconda chicane e il tedesco è andato largo, ha colpito la Mercedes ed è finito in testacoda. Costretto a rientrare ai box per sostituire il musetto danneggiato, è poi risalito dalla 17° alla 4° posizione finale, guadagnandone una grazie alla penalità di 5 secondi inflitta a Max Verstappen. 5°. Partito dalla pole, Raikkonen ha mantenuto la testa della gara nonostante la pressione del compagno di squadra e un bloccaggio alla prima curva, prima che Hamilton si mettesse alle calcagna delle Rosse e allaccasse Vettel. E tutto sommato al ferrarista è anche andata bene, grazie a una safety car causata dalla Toro Rosso di Brendon Hartley.
Alla ripartenza, nel giro 4, Hamilton si è lanciato all’inseguimento di Raikkonen e l’ha passato alla chicane, ma il finlandese ha contrattaccato subito riprendendosi la posuzione alla Roggia. Per il resto del primo stint, Hamilton è gradualmente arrivato in zona DRS, ma il vantaggio di Raikkonen non è mai andato oltre i 2 secondi, prima della sosta nel giro 20. Anche la Mercedes era pronta per Hamilton che però non si è fermato e ha percorso altri 8 giri, guadagnado 5 secondi su Raikkonen. La Mercedes ha scelto di tenere in pista Bottas, in lotta per il terzo posto con Verstappen, che si era già fermato. Bottas è quindi riuscito a tener dietro il connazionale e dopo 3 giri dal pitstop, Hamilton era incollato a Raikkonen e su pneumatici pù nuovi. Bottas è stato al comando fino al giro 36 prima di fermarsi ai box, lasciando Raikkonen e Hamilton a duellare per la vittoria.
Hamilton era vicinissimo all’inizio del giro 45, ha affiancato la Ferrari mentre si avvicinavano al punto di frenata e ha passato il rivale all’esterno. Kimi ha tentato di riprendere la posizione, ma l’inglese ha resistito, guadagnando rapidamente terreno, con il ferrarista che aveva anche problemi di blistering alla posteriore sinistra, una situazione critica che ha portato a un gap di quasi 9 secondi tra i due.
Con la vittoria di oggi, la numero 68 in carriera, Hamilton allunga in campionato, portando il vantaggio a 30 punti su Vettel, che ha ereditato la quarta piazza (e 2 punti in più) da Verstappen, punito per il contatto con Bottas in frenata alla prima chicane, che ha spedito il finlandese nell’erba e nella via di fuga.
A chiudere la zona punti la Haas di Romain Grosjean, le Force India di Esteban Ocon e Sergio Perez, 7° dopo essere partito 14°. Nona la Renault di Caarlos Sainz, con Lance Stroll che ha regalato il secondo arrivo a punti dell’anno alla Williams. Solo tre i ritiri nel corso dei 53 giri: oltre a quello di Hartley, motore in fumo per la Red Bull di Daniel Ricciardo (e per fortuna era praticamente nuovo). E purtroppo delusione per Fernando Alonso, nel suo ultiomo GP d’Italia, costretto a rientrare ai box nel giro 10 per problemi non ancora precisati sulla McLaren.
Un gran bel GP, come non si vedeva da tanto, con azione in pista e tanto pubblico che non ha voluto mancare all’appuntamento più atteso della stagione. Ovviamente, dopo la prima fila di ieri, le aspettative erano diverse, se non in una doppietta i tifosi e la Scuderia almeno sulla vittoria ci contavano. Ma chapeau a Raikkonen, per un grande weekend (in cui ha conquistato anche il podio numero 100), a tutti gli uomini in rosso che hanno fatto un lavoro impeccabile, e a Vettel che ha fatto sì un errore, ma è comunque risalito dalla 17° alla 4° posizione. Punti importanti, che in ottica campionato sono vitali. Hamilton? Un altro pianeta, ma ne parliamo a parte.
Barbara Premoli