Leggendo questa frase qualcuno penserà: cosa c’entra con il GP d’Italia? Ce la ripeteva un direttore, quando da un niente sollevavamo un polverone e ci rimetteva in riga.
I fatti: mercoledì alla Darsena la bottarella data da Vettel durante un giro. Ebbene, se qualcuno non avesse visto il video o il fatto in diretta e avesse solo ascoltato la notizia data questa mattina su Radio Italia, sapendo che si tratta di Vettel, Ferrari e F1 avrebbe potuto pensare a un botto stile incidente alla prima curva di domenica scorsa a Spa. Niente di tutto questo: una toccata alle barriere, a 30 all’ora – ma forse nemmeno – su un tracciato che ci ha ricordato quello di Gabicce Mare dove giravamo da bambini col go-kart. Primo giallo risolto e incendio spento.
Il secondo nel giovedì di Monza e mancava poco che si chiamasse Federica Sciarelli per una puntata speciale di Chi l’ha visto?… dov’è finito Lewis Hamilton?!? Tutto è nato dal comunicato degli incontri con la stampa aggiornato, dove non compariva più il campione della Mercedes. Il team ha parlato di arrivo in ritardo a Monza per non precisati problemi personali (e se sono “personali” va da sé che non vengano resi noti, no?). Alzi la mano a chi non è mai capitato di avere un problema o la luna storta o un mal di pancia o il bisogno di isolarsi per qualche ora. Succede, anche ai campioni e ai supermen della F1, che sempre uomini sono. E poi un gran fermento perché secondo i complottisti avrebbe saltato anche l’incontro con i tifosi nel Pit Walk e sarebbe arrivato solo venerdì per le libere. Forse, ammesso e non concesso che non fosse scappato con una ballerina del Mocambo per i Tropici! E invece, quando meno te l’aspetti, sei in sala stampa, la gente sotto riempie la pitlane per incontrare i piloti, fare un selfie o conquistare un autografo e senti un gran vociare, guardi giù e chi ti vedi? Lewis Hamilton, sommerso da una marea umana.
Quindi gli incendi si sono estinti da soli, senza bisogno che intervenissero gli amici Leoni della CEA. Rispolverando i ricordi dei tempi dell’università, come diceva il nostro amato Shakespeare, Much Ado About Nothing. Ovvero, Molto Rumore per Nulla. Anche se, ferraristi, confessatelo: vi sarebbe piaciuto se, alla vigilia di Monza, Hamilton fosse scappato con la ballerina del Mocambo, eh?
Barbara Premoli