Premessa necessaria e doverosa. Non ho nulla contro la Formula E, anzi, chi scrive, è stato tra i primi sostenitori dell’idea in quanto un campionato dedicato alla propulsione elettrica era (è) ormai necessario. Questi sono i tempi in cui viviamo e avere una base di sviluppo tecnologico nel motorsport che porta tutto a evolversi più velocemente e concretamente, è cosa buona e giusta.
A questo altresì abbino la mia parte scettica in quanto ci troviamo di fronte a un campionato per lo più lasciato monomarca tra telaio e parti elettro-meccaniche per motivi di riduzione dei costi e sono dubbioso che l’elettrico sia veramente la strada giusta per tutti noi da seguire per il futuro. Sono scettico perché vorrei vedere lasciata più libertà tecnica alle parti coinvolte. Case automobilistiche o strutture tecniche che stanno abbandonando i campionati piu importanti per la Formula E che costa decisamente meno e movimenta molto la fantasia del reparto marketing nel post gara. La FIA su questo non si sta muovendo affatto bene e ne sono la prova le difficoltà che stanno incontrando il WEC e la F1 a stilare i regolamenti tecnici del futuro.
Il progetto Formula E di Agag, con la benedizione di Todt, comunque prosegue alla grande e dal prossimo anno avremo una nuova generazione di vetture in grado di compiere tutta la gara senza cambio vettura… Peccato solo che le gare passeranno da 1 ora ai 45 minuti perché altrimenti toccherebbe spingerle al traguardo. Leggendo un mensile storico inglese mi sono imbattuto in un’intervista ai due portacolori Audi, Di Grassi e Abt. Quello che ho letto mi ha lasciato molto deluso.
Abt dice: “Nell’endurance devi guidare piano e portare la vettura integra ai tuoi compagni. Qui non è cosi. Se fossi un appassionato non guarderei mai una gara di sei ore dove non succede nulla. Troppo lunga. Non c’è interesse, non succede nulla.”
Di Grassi aggiunge: “La vecchia generazione di appassionati si lamenta solo. Non sono loro che ci interessano, non sono loro il nostro target! Se vogliono vedere le nostre belle gare bene, altrimenti fa lo stesso. I millennials e la generazione che non segue il motorsport sono il target. A loro non interessa se non facciamo rumore o se non puzziamo di diesel e benzina. Vogliono solo lo spettacolo e capire dove andare nel futuro. Questo è il target demografico non quelli che guardano le gare da 25anni”.
Primo: visto il passato dei due, questo a casa mia si dice sputare nel piatto in cui si è mangiato per anni.
Secondo, siamo così veramente sicuri che tutta questa voglia di millenials schifando i “vecchi” (sì, sono vecchio) appassionati sia la strada giusta? In fin dei conti Audi nel proprio listino non è che abbia poi molte auto che i millennials possono permettersi. Dico Audi perché il duo che ha parlato è della Casa degli anelli e se sei nel motorsport è anche perché è una vetrina per vendere.
Non capisco questo schifare sempre gli appassionati che si interessano anche di tecnica e seguono il motorsport nella sua interezza in ogni forma e modo a 360°. Secondo di Grassi la Formula E è il campionato giusto per far vedere il valore del pilota perché le auto sono tutte uguali. Ma come… e il vorsprung durch technik? Se sono tutti uguali cosa mi stai dicendo Lucas!
Capisco che ormai viviamo nell’epoca dei tweet veloci, di snapchat, instagram e similari, quindi ai millenials piaceranno pure le gare da 45 minuti. Ma la realtà è che non sono più lunghe perché a oggi è impossibile fare più strada con un pacco batteria unico. E capisco che è piu facile far digerire questa cosa allo spettatore occasionale rispetto a chi vive di motori da sempre. Ai team andrà tutto bene così, costi bassi, gare in centro città e non in autodromo perché i confronti con altre categorie sarebbero imbarazzanti. Ma che l’appassionato storico sia visto come un noioso matusalemme proprio non mi va.
Caro Lucas, caro Daniel, se siete lì ora è proprio grazie a chi, come il sottoscritto che scrive, per anni ha seguito le auto a benzina e diesel. Ha seguito l’endurance per 24 ore, 1000km, 6 ore o 4 ore. Da questa base è partita per esempio Audi ed è partito il movimento ibrido. A che pro certe dichiarazioni?