Una gara che sembrava già scritta con le Mercedes in prima fila nel GP d’Austria. Poi il doppio ritiro di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton per motivi tecnici e Max Verstappen
ha sfruttato la situazione conquistando la prima vittoria della stagione e la quarta in carriera, nonostante la presenza nel paddock di papà Jos che secondo molti non è positiva per il giovane olandese, che ha fatto esplodere i tifosi che per tre giorni hanno invaso il Red Bull Ring. Una domenica che vede il doppio arrivo a podio della Ferrari, con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel e la riconquista della leadership di entrambi i campionati.
Dopo un bel sorpasso su Raikkonen nelle prime fasi, Verstappen ha sfruttato le sfortune Mercedes ereditando la leadership, gestendo in modo perfetto i pneumatici, a differenza di quasi tutti i suoi rivali che hanno avuto problemi di blostering per via delle temperature decisamente più elevate rispetto al rest odel weekend. Alla bandiera a scacchi, ha preceduto Raikkonen di 1,5s, conquistando per la prima volta in carriera il terzo podio consecutivo, con Vettel terzo dopo essere partito 6° in seguito alla penalità.
Partenza spettacolare quella di Raikkonen, che ha sfruttato il grip extra delle ultrasoft per infilarsi tra le due Mercedes alla curva 1, poi è andato largo, ma è tornato in pista secondo davanti a Bottas, prima di attaccare Hamilton, ma ha bloccato, è andato largo e ha perso la posizione nei confronti di Bottas alla curva 4. Le cose sembravano volgere al peggio per la Ferrari, con Verstappen che è passato prendendo la 3° posizione, mentre Vettel era arretrato in 8° posizione e ha poi passato entrambe le Haas. Davanti Hamilton, seguito da Bottas, Verstappen e Daniel Ricciardo. Sembrava tutto “tranquillo” quando il motore Renault di Nico Hulkenberg è esploso tra fumo e fiamme, poi è stata la volta di Bottas con la VSC. Mentre Hamilton è rimasto fuori, Verstappen, Ricciardo, Raikkonen e Vettel sono rientrati per montare le soft, con cui avrebbero potuto finire la gara. Lo stratega Mercedes James Vowles ha subito ammesso l’errore via radio, dicendo a Hamilton di fare quello che poteva. L’inglese è rientrato, nel tentativo di “coprire” Vettel e gli è uscito davanti, ma subito con problemi di velocità con le soft, nonostante fossero più fresche di 10 giri. Nel frattempo ai box anche Ricciardo per sostituire le soft con problemi di blistering dopo soli 18 giri. Sfruttando i problemi di Hamilton, Vettel l’ha passato, conquistando la terza piazza.
Dopo essersi lamentato per diversi giri dei pneumatici, la Mercedes ha fatto rientrare Hamilton per montare le supersoft, tornando in pista 5°, dietro a Ricciardo, che poco dopo si è fermato, per problemi al cambio. Le supersoft sembravamo andare bene, ma poi ha perso improvvisamente pressione, ritirandosi per la prima volta dal GP della Malesia 2016. Romain Grosjean è quindi passato 4°, miglior risultato di sempre per la Haas, davanti al compagno di squadra Kevin Magnussen. Sesta e settima le Force India di Esteban Ocon e Sergio Perez, con Fernando Alonso 8°, dopo essere partito dalla pitlane. A chiudere la zona punti Charles Leclerc, che ha recuperato fino al 9° posto dopo un’uscita nella ghiaia a inizio gara, a punti per la quarta volta consecutiva in cinque gare, e il compagno di squadra Marcus Ericsson 10° e per la seconda volta a punti nel 2018.
E adesso nemmeno il tempo di tirare il fiato e si riparte per il terzo GP consecutivo: la prossima settimana decimo round, a Silverstone, per il GP di Gran Bretagna.
Barbara Premoli