Cyril Abiteboul comprende i motivi che hanno indotto la Red Bull a interrompere la fornitura di motori Renault. Il team ha annunciato la scorsa settimana il passaggio alla Honda per il 2019 e 2020. Intervistato da L’Equipe per sapere se sia sollevato o deluso dalla fine della storia, il boss Renault ha risposto: “Né una né l’altra. Lo scorso anno a Singapore annunciammo che avevamo in programma prima o poi di interrompere la collaborazione. Ci aspettavamo questa separazione dopo il ritorno di Renault come team ufficiale. Capiamo perfettamente che la Red Bull abbia cercato un altro partner per riguadagnare il suo status di team ufficiale“.
Secondo Abiteboul perdere la Red Bull non influirà sulla Renault nemmeno dal punto di vista del marketing, e anche la nuova collaborazione con la McLaren non è una spinta per l’immagine: “Forniamo loro motori perché è importante avere due team per la raccolta dati. Per gli interessi dell’azienda e in termini di marketing tutto inizia e finisce con le macchine gialle di Renault Sport F1“.
Ma perdere la Red Bull costerà dei soldi alla Renault, e stando agli esperti in materia assieme alla Toro Rosso la perdita dal 2017 di aggira su circa 25 milioni di euro l’anno. “Riceveremo meno“, conferma Abiteboul, “ma avremo anche meno da spendere. Fornire motori alla Red Bull richiedeva soldi, ma non generava sufficiente ritorno. Quindi la separazione non influirà sul nostro budget. Non è una storia finita male, non mi piace la parola ‘sollievo’. Preferisco parlare di logico sviluppo degli eventi. Per noi io sono felice, perché adesso possiamo concentrarci sulla preparazione per il 2021. E sono felice per la Red Bull, dato che hanno trovato un nuovo parner, e per la Honda, perché abbiamo quattro costruttori in F1. Avevamo solo bisogno di una risposta, ecco perché abbiamo messo leggermente fretta ai nostri partner. E li ringrazio per questo“.
Quindi, come nelle favole, non resta che concludere “E vissero tutti felici e contenti“. Resta solo l’incognita motori Honda: saranno finalmente competitivi almeno nel 2019 o la Red Bull si batterà il petto pentendosi della scelta? Lo scopriremo solo il prossimo anno…
Redazione MotoriNoLimits