La base tecnica della McLaren Senna è la “sorella minore” 720S, ma il lavoro di affinamento compiuto dai tecnici di Woking ha dato vita a un’auto che va decisamente oltre. Capace di varcare i cancelli degli autodromi più impegnativi e dare battaglia fra i cordoli. Così come faceva l’indimenticabile pilota che le ha dato il nome: Ayrton Senna. Una leggenda della Formula 1, il più veloce in gara e il più amato dal pubblico. Ed ora si è conquistato l’ultimo titolo, la consacrazione definitiva nella storia grazie alla McLaren Senna.
La nuova McLaren Senna si inserisce nel capitolo delle Ultimate Series. Prima di lei l’ibrida P1: nata nel 2013 abbinava al motore termico uno elettrico che assieme la portavano a superare i 900 CV totali. Ne risentiva, però, il peso che sfondava il muro dei 1.500 kg. Ma l’origine di questa nobile stirpe inglese è stata la McLaren F1. Un capolavoro firmato da Gordon Murray negli anni 90 e all’epoca era l’auto stradale con motore aspirato più veloce di sempre: il V12 di origine BMW erogava “solo” 670 CV ma con i suoi 1.100 kg era capace di prestazioni incredibili. A caratterizzarla, inoltre, la scelta di creare tre posti nell’abitacolo: quello di guida, centrale e avanzato, dietro i due per i passeggeri. Di Senna ne saranno realizzate soltanto 500. E, chi l’ha già guidata, dice che Ayrton sarebbe stato fiero del lavoro compiuto dalla sua amata McLaren.
Redazione MotoriNoLimits