Forse qualcuno se lo ricorderà: oltre un decennio fa, Sergey Zlobin divenne il primo russo in F1, collaudatore in Minardi. E adesso riemerge dal passato con un’intervista al giornale russo Sport-Express in cui dice che non segue più la F1, nemmeno in TV: “Non ho guardato nemmeno una gara quest’anno, perché le gare hanno smesso di essere gare. Ho perso interesse. Adesso è un campionato di budget, non di piloti. Inoltre ci sono strane novità, dicono per la sicurezza, ma che in effetti non hanno senso. Prossimo passo sarà mettere semafori e strisce pedonali. Quando hanno tolto le ragazze dalla griglia per me è stato il massimo“.
Zlobin prosegue poi dicendo che quando pensa alla Formula 1 adesso deve guardare ai libri di storia: “Penso che dovrei andare al museo Ferrari per vedere com’erano fatte le monoposto. Macchine, piste, piloti veri. Adesso ci sono tre o quattro piloti veri, tre macchine buone e nessuna pista vera. Monaco è la tradizione, ma è tut’altro che una pista. Ripeto, oggi in F1 per me non c’è niente da guardare“.
Quando abbiamo letto queste dichiarazioni ci è venuto da ridere: ammesso che sia ricordato negli annali della F1, sarà solo perché fu il primo russo in F1, non certo per le sue abilità in pista. Critica tutto e tutti, ma su che base, visto che quest’anno non ha visto una sola gara? E poi ci siamo ribaltati dalla sedia quando abbiamo letto la frase top: “Adesso è un campionato di budget, non di piloti“. Caro Sergey, puoi infinocchiare i giovani e chi non ti ha mai conosciuto ma noi abbiamo parlato lungamente con te facendoti un’intervista voluta a tutti costi proprio da te e dai tuoi sponsor, pubblicata su F1 Racing. Ce li ricordiamo molto bene quegli anni, e i personaggi che occupavano il motorhome di Faenza… E tu sei proprio l’ultimo a poter puntare il dito contro i piloti con la valigia. Certo, per correre in F1 non basta il merito e tutti devono portarsi una dote di sponsor: ma corrono in Formula 1, non stanno seduti in un motorhome pietendo interviste… Sergey, riprova, sarai più fortunato!
Barbara Premoli