La maggior parte dei piloti, compresi i primi tre, ha effettuato un solo pitstop da soft a medium nel GP di Spagna più veloce di sempre, mentre alcuni hanno invece optato per una strategia su due o tre soste. Il meteo variabile, con sole, vento e alcune gocce di pioggia durante la gara, ha reso ancora più difficile valutare le condizioni della pista, che presentava livelli di aderenza variabili. Le temperature a fine gara erano di 17°C ambiente e 26°C asfalto. proprio la nuova superficie ha reso la pista notevolmente più veloce: tutti i piloti di testa hanno registrato tempi sul giro inferiori fino a 4 secondi rispetto al 2017, compreso il nuovo record in gara in 1.18.441s, fatto segnare dal pilota della Red Bull Daniel Ricciardo. Quasi tutti i piloti hanno usato pneumatici soft in partenza: l’ingresso della safety car al giro 1 ha aiutato a ridurre i livelli di usura e degrado delle gomme.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING: “Abbiamo visto diversi approcci da parte dei top team sulla strategia a una o due soste, con le condizioni del tracciato che sono state estremamente difficili da interpretare sin da inizio weekend e dopo la pioggia di stanotte. Il periodo di safety car a inizio gara ha influenzato la strategia, riducendo i livelli di usura e degrado in una fase cruciale. Dal punto di vista dei pneumatici, non ci sono stati problemi e non si è verificato blistering. Diversi piloti hanno registrato giri veloci con pneumatici medium usati, compreso il nuovo record della pista in gara. Nel complesso, il ritmo è stato molto ravvicinato. Martedì e mercoledì ci sarà la prima sessione di test in-season, con McLaren e Force India impegnate con una seconda monoposto nei nostri test di sviluppo in ottica 2019”.
LA PREVISIONE PIRELLI Lewis Hamilton ha vinto con una strategia a una sosta, passando da soft a medium al giro 26. Identica strategia per il compagno di squadra Valtteri Bottas che ha effettuato il pitstop al giro 20.
Redazione MotoriNoLimits