Kevin Magnussen ha chiarito le voci secondo cui sarebbe pronto a morire al volante di una F1. Il danese da molti colleghi è considerato un tipo pericoloso e dopo il contatto a 320 km/h a Baku Pierre Gasly ha persino detto che è “il ragazzo più pericoloso con cui abbia mai corso“.
Ma è stato solo dopo che la FIA ha reso pubblico il video dell’incidente che sono cominciate a circolare frasi in cui Magnussen sottolineava il suo approccio senza compromessi alle corse, riferendole volutamente all’incidente con il collega della Toro Rosso: “Darò tutto. Morirò in macchina“, così avrebbe detto. Il pilota della Haas è stato quindi costretto a intervenire, spiegando che quella frase era stata estrapolata dal contesto: “Quell’intervista è stata fatta prima della gara di Baku, non si riferisce all’incidente con Pierre. Non voglio morire in una macchina da corsa, stavo semplicemente esprimendo la mia voglia di dare assolutamente tutto il possibile per arrivare al successo. Il successo per me ovviamente non è avere incidenti o prendere penalità, ma finire le gare nella migliore posizione possibile“. In una F1 in cui gli argomenti tra una gara e l’altra sono ben pochi escono queste che più che fake news definiremmo bestialità: perché un’intervista c’è, fatta e pubblicata da Alan Baldwin il 27 aprile per la Reuters, quindi prima dei fatti di Baku e ci vuole una mente malata per mettere in giro voci e voler far passare Magnussen per uno pronto a immolarsi pur di arrivare al successo. E crediamo che anche Gasly dovrebbe darsi una regolata prima di rilasciare certe dichiarazioni pesanti. Eppure non ha iniziato a correre un mese fa…
Redazione MotoriNoLimits
Magnussen, hard and fast and a blast from the past https://t.co/hVShuYxNTi
— Alan Baldwin (@alanbaldwinf1) 27 aprile 2018
So I feel like this one needs a little clarification: pic.twitter.com/grGW4jbpeX
— Kevin Magnussen (@KevinMagnussen) 2 maggio 2018