Dopo quattro anni, la Formula E sbarca anche in Italia, a Roma, dove sabato 14 aprile le monoposto iscritte al campionato 100% elettrico si daranno battaglia sui 2.840 metri del circuito cittadino approntato per l’occasione all’EUR. Ventuno giri che decreteranno il vincitore del settimo degli 11 appuntamenti in cinque continenti. Sono venti i piloti in gara (un solo italiano, Luca Filippi che corre con il NIO Formula E Team) in rappresentanza di dieci team. L’attuale leader del campionato è il pilota Jean-Eric Vergne del team cinese Techeetah.
La Formula E è il primo campionato dedicato a vetture completamente elettriche. Lanciato nel 2014, ha acquisito una popolarità vasta e crescente. Le gare si svolgono tutte nel centro di grandi metropoli. Fin dalla prima edizione Dallara, principale costruttore al mondo di auto da competizione, ha progettato insieme a Spark Racing Technology tutti i telai in fibra di carbonio che disputano il campionato, insieme all’involucro del pacco batteria che fornisce l’energia al propulsore meccanico. Macchine agili, potenti (245 Cv), veloci (250 km orari), molto sofisticate dal punto di vista costruttivo e dell’aerodinamica che nascono grazie al contributo del team di ingegneri che lavorano nell’azienda fondata da Giampaolo Dallara.
Ingegnere, che cosa pensa dell’avvento della Formula E nella Capitale?
Credo che sia una cosa estremamente interessante e oltremodo popolare. Il tema delle auto elettriche sta diventando familiare. Anche se la mobilità su strada è responsabile di meno del 20% delle emissioni di CO2, l’auto è percepita come principale responsabile dell’inquinamento ambientale. La Formula E è la dimostrazione di una grande attenzione per la sostenibilità ambientale e il fatto che si corra a Roma dà all’evento un sapore molto particolare, calamitando un’attenzione mondiale. Noi siamo felici di aver dato alla Formula E un contributo tecnologico tutto italiano.
Sempre più costruttori importanti sono interessati a questa categoria
E’ molto probabile che la Formula E diventi per i grandi marchi una palestra per presentare e promuovere nuove soluzioni tecniche di propulsori; la presenza e l’annuncio dell’arrivo di Case rinomate come Renault, Jaguar, Audi, Mahindra, Mercedes, Porsche, è positivo perché dimostra l’ accresciuta importanza della Formula, la cui ricaduta sulla tecnologica delle auto elettriche che vedremo sulle strade è e sarà notevole.
Il design delle auto di Formula E è molto fantasioso e avveniristico, c’è molta più attenzione all’estetica rispetto alle altre Formule. Come si spiega questa differenza?
Le Formula E hanno un telaio comune e le competizioni si esprime attraverso la capacità del pilota e l’evoluzione dei motori e dell’elettronica che li gestisce; per quanto riguarda la forma della vettura, è stata dedicata un’attenzione particolare all’ aspetto estetico, che richiama la forma fantasiosa espressa nel mondo dei fumetti dei supereroi contribuendo ad accentuare le caratteristiche innovative della categoria. Senza ovviamente dimenticare l’aspetto tecnologico.
Mentre è in corso il campionato, è già stata mostrata la GEN2 per l’anno prossimo, una vettura molto innovativa che rappresenta la velocità alla quale si sta muovendo oggi lo sviluppo delle tecnologie elettriche. Cosa pensa della rivoluzione della durata doppia delle batterie?
La Gen2 è l’esempio della rapidità di evoluzione nel campo delle vetture elettriche: con le attuali Formula E è necessario cambiare le vetture a metà gara; ma già dal settembre prossimo si potrà terminare una intera gara con la medesima vettura e quindi con una sola batteria, perché avrà una capacità doppia, ma con un peso di poco maggiore e prestazioni superiori.
Redazione MotoriNoLimits