Il Mondiale 2018 inizia sotto il segno di due grandi Campioni, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, che in Australia si sono spartiti rispettivamente vittoria e pole. Di certo un risultato che va stretto all’inglese che si è dovuto “arrendere” di fronte alla Ferrari, brava nella strategia e supportata dal tedesco della Ferrari che ha dimostrato di essere un pilota vincente nel momento del bisogno.
L’errore in qualifica di Valtteri Bottas ha influito negativamente sulla strategia Mercedes che si è trovata in inferiorità numerica contro le due Ferrari, ma sarà un campionato giocato anche sugli errori dove sarà fondamentale il contributo di tutti i principali attori. Nonostante le tre zone DRS, Melbourne si conferma un tracciato ostico per i sorpassi e il finlandese non è riuscito a recuperare le posizioni nonostante il potenziale della sua W09.
Il divario tra Ferrari e Mercedes visto in qualifica (0.664 dec) si riduce in gara anche se tra il miglior giro di Hamilton e quello di Vettel restano 4 decimi. E’ stata una corsa molto tecnica, su ritmi elevati (14 vetture a pieni giri con solo la Toro Rosso di Hartley doppiata) con una Red Bull che segna il giro più veloce con Daniel Ricciardo e chiude al 4° posto alle spalle di Kimi Raikkonen nonostante la penalità (eccessiva) inflitta dai commissari. Falsa partenza per Max Verstappen, che dovrà fare mea culpa dopo gli errori commessi, essendo questa già la sua terza stagione.
Fernando Alonso piazza la sua McLaren-Renault al quinto posto, tra le Red Bull di Ricciardo e Verstappen, con Vandoorne a completare il weekend col nono piazzamento. Il team di Woking ha bisogno di questi risultati per andare a caccia di nuovi sponsor che darebbero nuovo ossigeno alla scuderia da cui arrivano segnali poco confortanti. Da quanto si apprende McLaren Automotive sarebbe infatti in vendita, con BMW interessata all’acquisto.
Giornata decisamente negativa per il team Haas, dopo i positivi risultati ottenuti in qualifica e nella prima parte di gara. Due importanti risultati sono stati vanificati con altrettanti errori. Resta comunque una macchina da tenere d’occhio, che ha saputo compiere un importante salto in avanti rispetto all’anno passato. Archiviato il primo GP del 2018, tra quindici giorni andrà in scena il secondo atto in Bahrain.
Gian Carlo Minardi