Il Campione in carica della Mercedes-AMG Petronas Lewis Hamilton si è raccontato in esclusiva ai microfoni Sky nel paddock di Melbourne, alla viglia del primo GP della stagione di Formula 1 2018 (tutti gli orari qui). E ne sono uscite cose interessanti, sulle aspettative e sugli avversari, ma anche sui nuovi regolamenti – in primis quello dei tre motori a pilota per l’intera stagione. Alla domanda se sia il più forte di sempre, risponde “Non lo so, lo saprò quando salirò in macchina“. E, visto come sono andate le prove libere del venerdì, né lui né la Mercedes sembrano indeboliti rispetto al 2017…
Hai vinto 3 degli ultimi 4 titoli con la Mercedes. Ti senti un po’ imbattibile?
No, non penso che nessuno sia imbattibile, non mi sento così, ma penso solo che gli ultimi 2 o 3 anni siano stati buoni. Questo è un anno completamente nuovo e c’è una possibilità di perdere, ma anche una di migliorare e fare grandi passi. Quindi, è così che la vedo io.
È vero che se il tuo avversario diretto volesse batterti dovrebbe essere più che perfetto?
Penso che per tutti noi battere la persona con cui stai lottando in ogni situazione, ti porti a cercare sempre la perfezione. Nella mia testa, l’intenzione è battere il me stesso dell’anno scorso. Non guardo agli altri e penso “dovrò battere lui”. Nella mia testa voglio essere meglio dell’anno prima, se potrò farlo non lo so, ma sto lavorando per riuscirci.
Senza macchine ancora in pista e senza sapere il livello degli avversari, chi vorresti avere come avversario diretto nella lotta al titolo?
Vuoi gareggiare con il migliore e, in generale, il migliore è il pilota più titolato. Ed è Vettel.
Dove potrebbe fare la differenza Hamilton in questa stagione?
Non so proprio dove potrò fare la differenza quest’anno, ogni anno è una scoperta di come puoi progredire, se puoi fare meglio. Quindi, non ne ho idea, proverò a fare meglio in tutto quello che faccio. Ogni giorno mi sveglierò e cercherò di essere più positivo, di fare di più, di ottenere i migliori risultati, di vincere di più e di crescere. Ma ci sono giorni negativi e altri positivi, ma ci proverò al massimo.
Dove la Mercedes potrà fare la differenza? Magari nelle piccole cose, nei dettagli?
Il team lavora sul macroscopico e sul piccolo dettaglio. Ad esempio in questo laboratorio si prelevano dei minuscoli campioni di benzina e poi vengono analizzati per cercare di arrivare alla perfezione. Quello è il nostro obiettivo, di tutti gli ingegneri, dei meccanici, di chi lavora in sede, di chi dipinge la macchina, di chi fa le pulizie, di chi lavora il carbonio e gli altri materiali. Anche di chi usa tutti i macchinari. Tutti provano a fare il meglio, a spremere un po’ più di succo per portarci anche solo un 1% di miglioramento.
La nuova regola dei tre motori a stagione quanto cambierà il programma del weekend?
Non cambia la preparazione al weekend, quella rimane esattamente la stessa, ma c’è molto più stress e molta più preoccupazione su tutto, sui materiali, sugli ingegneri che abbiamo in sede, su chi ci fornisce i materiali, come Petronas. Loro avranno molta pressione addosso. Sono stati spettacolari l’anno scorso quando abbiamo vinto i mondiali. Quest’anno, con ancora meno motori, devono anche trovare più chilometri e maggiore potenza. Questo è quello che gli chiediamo ed è fuori da ogni logica. Vuoi più chilometraggio? Ti togliamo un po’ di potenza e ti diamo più durata, ma noi vogliamo più cavalli e anche maggiore percorrenza chilometrica. Perciò abbiamo bisogno di maggior efficienza dai lubrificanti e dai carburanti che ci forniscono. Ci serve di più, ci serve più distanza. Questo è proprio dove Petronas e questo laboratorio entrano in gioco. Negli ultimi anni abbiamo aggiunto parecchio personale e una maggior attenzione proprio in questo settore per perfezionare il tutto.
Hai ripetuto spesso il nome Red Bull. Credi davvero che sarà una lotta a tre squadre quest’anno?
Lo spero. Tutti saltano presto alle conclusioni, tutti dicono che noi siamo il team da battere al momento. Siamo i numeri uno come status, ma è un nuovo anno e c’è una nuova montagna da scalare. Perciò, io non ho la risposta alla domanda dove siamo in classifica. Speriamo di salire in macchina domani e che vada alla grande e che siamo davanti a tutti, ma potrebbe anche non capitare. Magari, potrebbe essere un’alternanza tra noi, Red Bull e Ferrari lì davanti. Non so nemmeno chi per primo. Questo è un circuito da carico aerodinamico, dove hai bisogno di tantissimo carico e in questo la Red Bull è sempre stata eccellente. Quindi penso che questo possa essere davvero un grande weekend per loro.
Stai già discutendo del tuo futuro con Mercedes? Sarà un matrimonio per l’eternità?
Stiamo parlando, ci lavoriamo sempre. È sempre una grossa decisione prolungare la tua carriera. Ci sono tantissimi elementi da considerare e io non sono uno che ama fare cose sempre nella stessa maniera. Penso sempre a come poter fare le cose diversamente, come farle meglio di quanto fatto in passato, i rapporti personali, la comunicazione e tutto il resto.
Perché questo Lewis è il più forte di sempre?
Non ne ho idea e non direi nemmeno che questo sia il più forte di sempre, lo scoprirò quando entrerò in macchina, lo scoprirò quando affronterò le situazioni più difficili quest’anno. Solo allora saprò se sono più forte di quanto non lo fossi in passato. Ora mi sento esattamente lo stesso di prima, ma potrei essere più forte o anche più debole, vediamo.
Redazione MotoriNoLimits