Archiviato il GP di Abu Dhabi, voglio iniziare con un’analisi fredda e severa nei confronti di una Ferrari che, comunque, nel corso della stagione è riuscita a impensierire la corazzata tedesca arrivando a firmare cinque successi e il secondo posto sia nel mondiale Costruttori sia nel Piloti con Sebastian Vettel, mettendo le basi per provare a tornare a essere un team vincente anche se non sarà facile contro questa Mercedes alla luce anche dei risultati dell’ultimo GP.
La Mercedes è riuscita ad archiviare un’altra entusiasmante stagione con la vittoria di Valtteri Bottas e la doppietta, mettendo tra loro e il primo degli inseguitori – Sebastian Vettel – quasi 20 secondi che equivalgono a un vantaggio medio sul giro di 350 millesimi di secondo, che salgono addirittura a 8 decimi ai danni di Kimi Raikkonen (+5 decimi nei confronti del compagno di box, quarto al traguardo). Sarebbe interessante capire come mai Vettel ha avuto prestazioni altalenanti durante la corsa.
Questi numeri devono far riflettere la Ferrari su due aspetti: sul lato tecnico-meccanico e piloti, in previsione di un 2018 e di un inverno che si preannuncia intenso, caldo e molto breve poiché mancano solo venti settimane ai prossimi test pre-stagione, sperando di rivedere in griglia anche un pilota italiano.
Abbiamo assistito a un gran premio certamente non spettacolare (salvo qualche bagarre nelle retrovie come tra i due ex-compagni Alonso e Massa e Stroll-Grosjean), ma corso a ritmi intensi con tempi ravvicinati tra i primi dieci piloti. E’ stato assegnato anche l’ultimo verdetto con l’inevitabile sorpasso della Renault – sesta tra i Costruttori – ai danni della Toro Rosso che è riuscita a difendersi da un’incolore Haas.
Anche in casa Red Bull ci sarà molto lavoro da fare da qui alla fine di febbraio considerando gli oltre 40” accusati da Verstappen (quinto al traguardo) nei confronti del finlandese di casa Mercedes. Per tutte le scuderia e i costruttori saranno mesi intensi considerando anche l’aumento dei gran premi (che passano dai 20 attuali a 21) e la diminuzione delle Power-Unit a disposizione per ciascun pilota (solo tre).
Ora la maggior parte dei team principal punta il dito contro questo regolamento approvato da loro stessi. Mi chiedo: dov’erano o cosa pensavano quando è stata l’ora di deliberarli? Solo la Mercedes può guardare con serenità al prossimo futuro. Intanto, a fine gara, Liberty Media ha svelato il nuovo logo della Formula 1…