Dopo tanti inviti, quest’anno abbiamo detto sì alla proposta dell’organizzazione dell’#Ecorally, decidendo di lanciarci in questa sfida completamente nuova. Servivano un compagno di avventura e una macchina e li abbiamo trovati subito: Valerio Boni e Peugeot 208 GPL. Non avevamo più scuse. Valerio pilota, a noi il ruolo di copilota. In fondo si trattava solo di leggere un roadbook, pensavamo. E ci siamo trovati con un volume di istruzioni alto così, con Valerio che, calcolatrice e smartphone alla mano, diceva che dovevamo fare conti astrusi (sempre odiata la matematica!) e che avremmo avuto a che fare con prove speciali, segrete e pressostati. Ecco, il pressostato è diventato uno dei peggiori incubi, che anche adesso ogni tanto riemerge. E prima della partenza siamo persino riusciti a discutere in stile Sandra e Raimondo, al grido di “Sono venuta per divertirmi, non sono mica Anna Andreussi!” (purtroppo, lei avrebbe saputo cosa fare…).
Premessa: impossibile pensare di vincere o anche arrivare a podio, vista la totale inesperienza, ma ci siamo impegnati al massimo. Sabato 16 settembre mattina ci siamo schierati con le altre 29 auto del 12° Ecorally e 9° Ecorally Press (il nostro), dopo aver pagato la licenza (che all’inizio andava pagata – 25 euro, poi no perché iscritti all’ACI, poi invece sì ma 30 euro perché così era stato deciso), l’impresa titanica di mettere tutti i patacconi adesivi (con gli sponsor dell’evento) nelle posizioni obbligatorie. Noi via alla brutta, Valerio a far via gli angoli e le bollicine e a misurare i mm… E la partenza alle 10.30, ogni macchina a un un minuto di distanza l’una dall’altra, dal Multieventi Sport Domus di San Marino, attraversando poi il Parco naturale di Montecchio, Talamello, Sant’Agata Feltria, Badia Tedalda e Pieve S. Stefano, con sosta a Sansepolcro per la ricarica dei veicoli elettrici (4 ore riempite dal pranzo e dalla visita al museo Aboca, immersi nel profumi di erbe e piante officinali di ogni genere, scoprendo finalmente che forma ha la mirra!).
E poi via per Santa Fiora e Tavernelle con arrivo verso le 19.00 in Piazza Grande ad Arezzo, dove i mezzi sono rimasti parcheggiati in parco chiuso durante la notte. Domenica mattina alle 7.30 partenza tutti in piazza per il percorso di ritorno, che ha toccato Palazzo del Pero e Badia Ficarolo, Sansepolcro per un’ennesima ricarica dei veicoli elettrici (che mai come in questa occasione hanno confermato la nostra teoria su quanto siano non funzionali – vedi diverse vetture arrivate ad Arezzo a spinta, perché si erano scaricate. E ci resta il dubbio se da regolamento non avessero dovuto essere escluse…), poi il Valico di Viamaggio, Perticara, Montetiffi e Ponte Uso per rientrare nella Repubblica del Titano e tagliare il traguardo finale verso le 13.30 a San Marino, sempre al Multieventi Sport Domus.
Complessivamente sono stati 314 i chilometri che abbiamo percorso, in 4 tappe e 15 settori di gara, con prove segrete a velocità media imposta rilevate con fotocellula, 3 riordini – a Sansepolcro e Arezzo – e 24 pressostati di rilevamento del tempo pregasi notare bene, 24 pressostati!!!). Ogni nuova esperienza è positiva, ci siamo divertiti un sacco, quando Valerio non suonava il tamburo richiamandoci all’ordine per fare i conti e la soddisfazione di essere arrivati alla fine c’è stata. Abbiamo attraversato paesaggi splendidi, dove abbiamo potuto testare alla grande la nostra Peugeot 208 GPL che ha consumato pochissimo (praticamente noi abbiamo viaggiato solo a GPL e ne avevamo ancora, quindi orgogliosi di nin aver inquinato!) ed è stata divertentissima da guidare lungo i percorsi misti e ricchi di curve e nel trasferimento autostradale da Milano a San Marino e ritorno. Confortevole, silenziosa, pratica, ci è davvero piaciuta ed stata la perfetta compagna di viaggio per questo battesimo del rally (anzi, Ecorally…).
Bilancio? A parte qualche disguido organizzativo (ma con tanti partecipanti ci sta e dopo 30 anni di lavoro e viaggi siamo avvezzi a qualunque situazione), un’esperienza assolutamente piacevole, divertente e utile, per apprendere cose nuove e confrontarsi coi colleghi in un’altra realtà. Soprattutto per capire che il rally non è una passeggiata di salute, ma fatto di precisione e calcolo, specie in un evento come questo. Insomma, se fossimo stati noi al volante anziché Valerio, non vi nascondiamo che più di una volta avremmo schiacciato sul pedale e via! Tenere medie che ci sverniciavano le tartarughe… un incubo! Ma cambiare fa bene e ci piacerebbe rivivere l’esperienza, con più consapevolezza di quello che ci attende e preparandoci in modo adeguato.
Sempre col nostro spirito, però: naturalezza! Noi eravamo così, senza sovrastrutture e apparecchiature di ogni genere a bordo. E non ci interessava niente della classifica. Altrimenti avremmo fatto almeno un ricorso e l’avremmo vinto, vi assicuriamo, esattamente come hanno fatto altri. Ma non era lo spirito che ci animava e ci anima. Ringraziamo quindi gli organizzatori e se ci vorrete di nuovo con voi – calendario di F1 permettendo – siamo già pronti! E ovviamente grazie al collega e amico di sempre Valerio Boni e a Peugeot Italia, che ci ha dato la 208 GPL pur sapendo che non l’avremmo portata a podio. Lei lo meritava, noi siamo stati rimandati al prossimo settembre!
Barbara Premoli