Per gli amici ferraristi non è stata una sveglia felice quella per il GP del #Giappone. Ci si aspettava il riscatto e invece è arrivato il secondo ritiro in tre gare per Sebastian Vettel. Questo di Suzuka forse è più pesante poiché era un po’ l’ultima spiaggia per provare a tenere aperto il mondiale e contrastare Lewis Hamilton che sta giocando, conservando la sua Mercedes in virtù delle ultime gare.
Una Ferrari che sta pagando, con l’affidabilità, il grande step evolutivo della power-unit e aerodinamico. Una Ferrari che ha dimostrato di essere competitiva – anche se concede qualche decimo in qualifica ai diretti avversari – ma che sul ritmo gara potrebbe dire la sua. A beneficiarne invece è la Red Bull che mette in bacheca altri due podii chiudendo il GP in 2° e 3° posizione, davanti a Valtteri Bottas, e si prepara ad attaccare il secondo posto tra i Costruttori proprio ai danni dela Scuderia che saluta il weekend con soli 10 punti, grazie al 5° posto di Kimi Raikkonen, protagonista di alcuni errori e che ha pagato la strategia del team e la penalità di 5 posizioni per la sostituzione del cambio. Ha ritardato il pit-stop per rallentare Verstappen uscendo di fatto dalla lotta per il podio. E’ chiaro il suo ruolo di seconda guida.
Ci sono ancora quattro gare e la matematica non condanna ancora gli uomini di Arrivabene, ma ci vorrebbe una vera e propria catastrofe per fermare la cavalcata del campione britannico e della corazzata tedesca. La Ferrari deve continuare a lavorare soprattutto in ottica 2018 per risolvere velocemente i problemi di affidabilità che stanno attagliando la SF70H sfruttando le ultime corse, vista la mancanza di test.
Un plauso alla Force India che continua a stupire portando nuovamente due macchine in zona punti e davanti ai diretti avversari confermando il 4° posto tra i costruttori. Ad Austin (tra 15 giorni) Carlos Sainz sostituirà Jolyon Palmer in Renault al fianco di Nico Hulkenbergm col ritorno in Toro Rosso di Daniil Kvyat. Probabilmente sarà una mossa dettata dagli accordi commerciali tra le due parti, ma non la condivido in questo momento della stagione, con la Toro Rosso impegnata a difendere la 6° posizione e nel tentativo di attaccare la Williams.