Oggi c’è poco tempo per provare e bisogna approfittare di ogni occasione: un concetto su cui Kimi #Raikkonen, Sebastian #Vettel e tutta la Scuderia #Ferrari si sono sempre trovati totalmente d’accordo. Da quando, nel 2009, le prove stagionali sono rigorosamente controllate e limitate, ogni sessione diventa preziosa, perché integra al meglio tutto il lavoro che viene fatto in sede, al simulatore e al computer.
La differenza con le due sessioni di test invernali è piuttosto marcata: a febbraio-marzo, Barcellona serve da banco di prova per una vettura che deve ancora affrontare la prova della pista. Si cerca soprattutto l’affidabilità, si impara a “capire” la monoposto, si lavora per definire una configurazione di base. Nelle prove “in season” invece, si conosce già la validità del progetto, si è già in grado di interpretarne pregi e difetti. Il lavoro, quindi, è finalizzato a migliorare una base già consolidata. Ma migliorare dove? Ai test dell’Hungaroring – ma anche a quelli svolti in Bahrain ad aprile – molti si sono domandati come si fa a preparare la prossima gara in calendario su un tracciato che, magari, ha caratteristiche molto diverse: vedi, ad esempio, proprio l’Ungheria rispetto a Spa e Monza. La realtà è molto più complessa, perché un programma di test è rivolto a validare soluzioni che possono servire per tutta la stagione, a prescindere che si usi un’ala ad alto o basso carico. Quello che si vede sulla macchina quando esce dai box non è necessariamente tutto quello che di nuovo è stato montato…
La SF70H – per quello che contano i tempi sul giro in queste circostanze – si è comportata bene in Ungheria, sia con i titolari sia con Charles Leclerc. Le regole prevedono infatti che parte dei test sia riservata agli “young drivers”, piloti con un massimo di tre GP di F1 disputati. Leclerc e Antonio Giovinazzi si sono poi divisi anche il carico di lavoro dei test Pirelli a Barcellona, dove la SF70H rimane invece in configurazione “standard”, perché durante le prove di gomme i team non possono in sostanza intervenire sulla vettura.
Sebastian Vettel: “Non si fanno molti test nel corso della stagione, per cui questa è stata una buona occasione per provare un paio di cose e capire la macchina. Ovviamente durante un test così breve non ti aspetti di fare chi sa cosa, ma sarà utile per le prossime gare e per capire meglio la vettura. Credo che quest’anno siamo stati molto forti ovunque; certamente ci sono state gare in cui non abbiamo reso al meglio e di sicuro ci saranno sempre differenze da pista a pista, ma l’obiettivo di tutto il lavoro che facciamo è essere in forma per il resto della stagione. La vittoria in Ungheria ci ha riportato in fase positiva. Ora sta a noi continuare così, ma sono fiducioso che abbiamo le giuste persone e che stiamo andando nella giusta direzione. Quanto alle mie vacanze… non ho fatto molti piani e penso che mi riposerò, dopo tanti viaggi aerei!”
Kimi Raikkonen: “Portiamo sempre qualcosa di diverso, indipendentemente da dove siamo, e cerchiamo di imparare. Abbiamo ottenuto buoni risultati, come squadra, qui in Ungheria, ma ci sforziamo sempre di migliorare. Oggi è stata una normale giornata di test, ma ovviamente qui sia ha più tempo e più pneumatici a disposizione rispetto ad un weekend di gara, per cui lavoriamo per trarne il massimo vantaggio. Nelle ultime gare la sensazione con la macchina è migliorata costantemente, il che dimostra che le nuove cose che abbiamo portato mi hanno aiutato a guidare sempre meglio. Inoltre, sono contento di aver aiutato Charles Leclerc a prepararsi per il suo test, ma è giusto dire che tutta la squadra lo ha sostenuto.”
Redazione MotoriNoLimits