La attendevamo da un anno e finalmente lo scorso weekend all’Autodromo di Imola è andata in scena seconda edizione dell’Historic Minardi Day, che è andata oltre le aspettative, con oltre 5.000 appassionati che non si sono fatti intimidire o fermare dalla pioggia che purtroppo non ha dato molta tregua in questo fine settimana interamente dedicato al motorsport e al team di Gian Carlo Minardi, come sempre splendido padrone di casa assieme alla sua famiglia.
Nelle giornate di sabato e domenica oltre 25 monoposto di Formula 1, Minardi ma anche Ferrari, Williams, Dallara, Fondmetal, e una trentina di F2, F3 e vetture GT storiche si sono alternate in pista facendo rivivere oltre 40 anni di storia. Paddock e box sono stati invasi da appassionati provenienti da tutta Italia e dall’estero, che hanno potuto incontrare oltre a Gian Carlo Minardi anche i piloti che hanno scritto pagine importanti del motorsport, tra cui Pierluigi Martini, Luca Badoer, Gaston Mazzacane, Roberto Moreno, Alessandro Nannini, Emanuele Pirro, Andrea Montermini, Gabriele Tarquini, Nicola Larini e Riccardo Patrese, protagonisti anche nella gara di golf del venerdì.
Un weekend all’insegna di motori, musica e spettacolo con la presenza in pista e nel paddock anche del cantautore Max Gazzè, protagonista del concerto live di sabato sera (anche in questo caso ala pioggia è andata male, tutti sotto il palco acqua o non acqua!). Il momento più emozionate? Sicuramente quando domenica Gian Carlo Minardi ha guidato per la prima volta una F1: alle 11,30 è infatti entrato nell’abitacolo della M192 motorizzata Lamborghini di proprietà del collezionista olandese Frits Van Eerd ed è partito – accompagnato applausi e grida – per un intero giro di pista. Un debutto assoluto, che moglie e amici hanno invano cercato di fermare…
“Credo di aver segnato il record della pista di Imola come giro più lento con una vettura da corsa“, ha detto ridendo Gian Carlo Minardi, appena sceso dalla monoposto. “Devo ringraziare l’amico Frits che mi ha messo a disposizione tutto: dalla macchina al casco. E’ stato un regalo bellissimo ed emozionante. A 70 anni e con gomme slick nonostante la pista bagnata ho realizzato un sogno, rimandato per troppo tempo. Devo ringraziare tutti i collezionisti e i piloti per l’affetto e il calore dimostrati, unito a quelle degli appassionati. Uno degli obiettivi dell’Historic Minardi Day era di riportare in autodromo le famiglie, riavvicinandole a quello che per me resta lo sport più bello. Obiettivo pienamente raggiunto nonostante il maltempo e la pioggia. E ringrazio anche l’amico Max Gazzè che, nonostante le pessime condizioni, ci ha allietati con ottima musica e ha vissuto per l’intero fine settimana l’atmosfera dei box“.
“Di tanti concerti fatti, di questo conserverò la simpatia di Gian Carlo Minardi che, in un’atmosfera surreale, si muoveva a ritmo di musica sotto l’ombrello”, ha commentato il cantautore romano, che per due giorni è stato accerchiato da fans che gli chiedevano foto e autografi, cui non si è mai negato.
“Nonostante il tempo non abbia assistito la manifestazione, sono stati davvero tantissimi gli appassionati che hanno preso parte a questa seconda edizione dell’Historic Minardi Day. Un segnale che quando si parla di Formula 1, sia storica sia attuale, il circuito di Imola evoca emozioni che vivono continuamente nella mente e nel cuore di chi ama questo sport. Vogliamo ringraziare la famiglia Minardi per averci fatto vivere queste emozioni e mi auguro che questa manifestazione diventi sempre più un appuntamento irrinunciabile nel calendario dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari”, ha commentato il direttore dell’Autodromo Pier Giovanni Ricci.
Consensi positivi da parte di tutti i protagonisti. “Ho aspettato 55 anni per guidare una Minardi e finalmente ci sono riuscito. Stiamo festeggiando la storia di un uomo e di una scuderia che ha scritto la storia del motor sport, una storia di passione, tenacia e sfidare le difficoltà. Weekend incredibile. Spero che possa diventare un appuntamento fisso ogni anno”, ha detto entusiasta Emanuele Pirro. A distanza di 17 anni, il pilota argentino Gaston Mazzacane è tornato al volante della Minardi M02, con cui ha corso nel Mondiale di F1 del 2000 assieme a Marc Genè: “Un sogno tornare a Imola e a guidare una F1. Ho le medesime sensazioni di allora. Complimenti a tutta la famiglia Minardi. Un evento sensazionale. Incredibile la qualità e la quantità di vetture in pista”.
“Amo Gian Carlo. Ho corso con lui per 7 anni“, ha detto con il suo inconfondibile entusiasmo Alessandro Nannini, protagonista anche al Golf Club Le Cicogne di Faenza. “L’anno scorso non ho potuto esserci, ma mi sono già prenotato per l’edizione 2018!”.
“Con Gian Carlo ho vissuto anni bellissimi e sono legato in modo particolare a lui e alla sua scuderia. Gli devo molto. E’ stato un bellissimo evento che neanche la pioggia ha rovinato e fermato. Sono venuto come ospite, ma il prossimo anno sarebbe bello poterci tornare con tuta e casco”, ha commentato Luca Badoer che ora è impegnato a seguire il figlio nei primi passi col kart. Una seconda edizione dell’Historic Minardi Day che ha anche invaso le colline e i borghi medioevali romagnoli con la carovana di oltre trenta vetture storiche della Minardi Classic.
Quindi, caro Gian Carlo, non c’è tempo da perdere: qui bisogna già iniziare a pensare all’edizione 2018! Noi siamo pronti, perché l’Historic Minardi Day è un’iniezione di entusiasmo, energia, sorrisi, suoni di motori mai dimenticati, odore di benzina, auto da sogno e soprattutto amici. D’altronde in Formula 1 la Minardi è sempre stata una grande famiglia, che nel suo motorhome accoglieva tutti, e continua a esserlo. Grazie, di cuore!
Barbara Premoli